Bike Team Mandello alla Divinus-bike Clivus – Marathon del Vulcano

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MONTEFORTE D’ALPONE – Trasferta nel veronese in questo fine settimana per le “Ruote Grasse” del Bike Team Mandello laddove ricordo ai lettori maligni, che l’espressione gergale “ ruote grasse” si riferisce naturalmente al particolare profilo delle gomme da fuoristrada e non alla “ linea” dei ciclisti, viceversa quasi sempre adeguata al tipo di attività da effettuare.

Alla mattina presto, in avvicinamento a Monteforte dall’autostrada, appare il fiabesco castello di Soave, ancora in ombra cui si contrappone poco sopra e nel controluce della bella mattina di Maggio, il profilo della dorsale tra i fiumi Alpone e Tramigna che dopo qualche ora i ciclisti si troveranno a percorrere risalendola fino ad arrivare nella zona del vulcano spento Belloca , antico testimone degli sconquassi geologici avvenuti da queste parti durante l’orogenesi Alpina.

Vulcano che da’ il nome alla corsa, denominata appunto – “Divinus-bike Clivus – Marathon del Vulcano” – ma che parimenti anticipa il tipo di “rogna” che i biker dovranno grattarsi. I km sono 77, il dislivello complessivo in ascesa 2300 metri, e sebbene a vederlo non parrebbe particolarmente impegnativo per via dell’assenza di lunghe salite continue, viceversa presenta ai ciclisti un alternanza di “pirotecnici strappi”, brevi ma intensi, seguiti da tratti più pedalabili che impongono a coloro che vogliono fare classifica, cambi di ritmo e conseguentemente di tipo di pedalata, che alla fine finiscono per macinare per bene il fiato e soprattutto le gambe.

Senza contare le discese che, proprio per il fatto di non presentare particolari difficoltà tecniche, invogliano e permettono alte velocità obbligando il biker alla concentrazione costante e massima per “felpare” opportunamente la guida e la frenata, grandemente agevolati in ciò dal comando idraulico dei freni; pena il vedersi “andare per le terre” la ruota anteriore e con essa bici e biker annessi, oppure il “ mancare” la curva e finire a cogliere le rosse e mature ciliegie che assieme alle viti fanno ala, a guisa di indifferenti spettatori, a larga parte del percorso veronese.

Una gara ottimamente organizzata e che ha incontrato i gusti dei mandellesi, che anche questa volta hanno tratto soddisfazione dalla fatica; con il “puntero” sociale Gusmeroli, tra l’altro attardato da una foratura, a guidare la fila concludendo la corsa in 4h 15’ seguito da Acquati, Dessì, Cannas, Rusconi, Manzotti, Manenti, Rampa mentre Minori non ha concluso per noie meccaniche. 650 gli atleti classificatisi sul percorso Marathon, cui vanno aggiunti una settantina di concorrenti partiti ma non arrivati al traguardo.

Prossimo impegno per i mandellesi, il primo di Giugno per la madre di tutte le corse Marathon dell’anno, la Valcavallina Superbike, durissima corsa nella bergamasca, quest’anno scelta dalla federazione per lo svolgimento del campionato Italiano di categoria e quindi dagli organizzatori modificata di conseguenza “in peggio”, per meglio adeguarsi ai “pistoni” degli atleti “Elite”. Stay tuned!

Qui di seguito le posizioni degli amatori Mandellesi.

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