LECCO – Aumenta la produzione di rifiuti in provincia di Lecco, mentre la raccolta differenziata resta stabile e non centra, seppur per poco, l’obiettivo del piano rifiuti provinciale.
Nel 2013 i rifiuti prodotti dai lecchesi sono stati 153.028 tonnellate, ovvero l’1.1% in più rispetto al 2012, invece la raccolta differenziata si attesta ancora intorno al 60%, restando così di poco sotto l’obiettivo del piano rifiuti provinciale (62.6%).
“La produzione totale dei rifiuti sembra essere ormai stabile e si è consolidato il 60% della raccolta differenziata cosa che mette Lecco tra le prime provincie d’Italia – spiega l’assessore provinciale Carlo Signorelli – quindi complessivamente le cose non vanno male, se non per i comuni turistici che hanno una questione a sé: dato che tutte le campagne educative sfuggono ai turisti, specialmente dove il turn over dei vacanzieri è rapido, si trovano quindi a gestire una situazione più complicata”.
I comuni “palma d’oro della raccolta differenziata” sono quelli del meratese (65%) e del casatese (64.8%) seguono poi quelli della Valle San Martino (61.8%), dell’oggionese (60.1%) e del Lario Orientale (59,8%). I comuni del lecchese, invece, sono al 56,8% e ultimi, infine, si piazzano quelli della Valsassina (45,7%).
Nello specifico al primo posto si colloca Lierna con il 75,3% di raccolta differenziata e un pro capite di rifiuti differenziati pari a 421.27 Kg/ab, segue Robbiate (73.9%). Ultimi, invece, Morterone (16.8%), i comuni della Valvarrone (Introzzo 28.3%, Sueglio 28.1%, Tremenico 33.2% e Vestreno 33.4%) e Varenna (30.4%).
AL LINK : LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN OGNI COMUNE LECCHESE – QUANTI RIFIUTI PRODUCE IL TUO COMUNE
Non pienamente soddisfatto, Vittorio Campione dichiara a riguardo: “Il dato su Lecco è in calo, questo fa riflettere e studieremo una soluzione. Il fatto che sia partita la raccolta del vetro sicuramente porterà a un miglioramento, però credo che a questo punto metteremo in campo anche delle azioni repressive, cosa che finora non abbiamo mai fatto”.
Anche se l’assessore Carlo Signorelli è convinto del fatto che “complessivamente i dati che riguardano il nostro territorio presentano una situazione positiva”, pensa a quali soluzioni potrebbero essere adottate in futuro per avere dati ancora più positivi: “Nei comuni medio piccoli, come Lierna e Valmadrera, gli amministratori sono andati strada per strada a “sporcarsi le mani” per controllare se i cittadini stavano adeguatamente seguendo la differenziazione dei rifiuti, ovviamente non ovunque è possibile fare così. Bisognerebbe pensare alla “raccolta puntuale”, ovvero far pagare di più a chi meno differenzia e a chi produce più indifferenziato, ma per questo servono investimenti, una collaborazione forte e anche una coscienza civica che ancora non è del tutto formata”.