BELLANO – “Ma che bontà, ma che bontà, ma che cos’è questa robina qua; ma che bontà, ma che bontà, ma che gustino questa roba qua… Vitello delle Ande? No? Bovino della Gallura? No? Ma che cosa sarà mai questa robina qua? Mmm…”. Cacca!
Se Mina nella sua celebre canzone se l’è domandato ripetutamente andando prima in cucina, poi in cantina e per finire in gelateria, ieri, mercoledì, poco dopo le 12.30, derviesi e bellanesi ci hanno messo pochissimo, senza doversi nemmeno muovere di mezzo metro, per capire che quell’olezzo pestilenziale che si stava diffondendo ben oltre i confini comunali era cacca. Per essere precisi si è trattato di fanghi provenienti dal depuratore.
Il mezzo dopo aver caricato i fanghi si stava dirigendo da Dervio verso Bellano, ed è stato nel primo comune che ha iniziato a perdere il carico “pericoloso” raggiungendo Bellano dove, lungo la via principale che attraversa il centro, la scia era ben visibile sull’asfalto ma soprattutto l’odore, così intenso, è riuscito a raggiungere anche i nasi meno fini. Il mezzo poi si è diretto verso l’ingresso della Statale 36 ed ha proseguito in direzione Lecco.
Fino a tarda serata, nonostante i comuni di Dervio e Bellano abbiamo provveduto a pulire le strade facendo intervenire un apposito mezzo, il “profumino” è stato persistente e alquanto fastidioso.
C’è stato persino chi, dopo essersi inevitabilmente impantanata, è giunta a Lecco dove la tappa all’avutolavaggio è stata indispensabile. “Nonostante l’approfondita pulizia – commenta in lacrime (dal ridere, ndr) un amico della proprietaria dell’auto – non siamo riusciti ad eliminare l’odore tant’è che, parcheggiata l’auto a debita distanza da casa, la puzza ha avvolto l’intera zona”… che sia mai un buon antifurto versione “green”?
Intanto l’autista del mezzo che ha perso il carico è stato fermato dalla Polstrada e multato.

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