LECCO – “La prima pizza dovrà essere sfornata entro maggio dell’anno prossimo, con l’inizio dell’Expo. Io mio prenoto e la voglio al prosciutto”. E’ la richiesta del governatore della Lombardia, Roberto Maroni, espressa a Lecco nella giornata che segna l’inizio dei lavori per “Wall Street”, il locale sequestrato all’ndrangheta negli anni ‘90, riconsegnato alla città e destinato a diventare la “Pizzeria della Legalità”.
Giovedì pomeriggio, il presidente della Regione ha varcato i cancelli dell’immobile dove venne arrestato il boss Franco Coco Trovato, ed è stato accolto da tutte le autorità locali, a partire dal sindaco di Lecco, Virginio Brivio, dal prefetto Antonia Bellomo, dal sottosegretario regionale Daniele Nava, dal presidente vicario della Provincia Stefano Simonetti, dall’assessore regionale Antonio Rossi, dai rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni di categoria, oltre che dai volontari dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti e dal loro responsabile locale, Paolo Cereda.
“E’ una giornata di festa per la città – ha sottolineato il sindaco Brivio – dopo tante false partenze degli anni passati è la volta buona, non solo perché ci sono le risorse ma c’è un idea progettuale molto chiara: ripristinare un’attività commerciale con un progetto di aggregazione per farlo diventare un polmone per l’associazionismo. Dobbiamo salutare con grande contentezza questo momento”.
Il costo complessivo dei lavori è stimato in 682 mila euro di cui 400 mila messi dalla Regione, 100 mila dal Comune, 180 mila coperti da Fondazione Cariplo. Se Aler è responsabile dei lavori e della loro assegnazione, l’associazione Libera si occuperà invece di realizzare nel concreto la “Pizzeria della Legalità”.
“La Lombardia è la quarta regione in Italia per immobili sequestrati alla mafia con 1.186 beni, a Lecco ce ne sono 59. Questi devono essere riconsegnati alla comunità degli onesti perché altrimenti il messaggio è che le istituzioni compiono un lavoro a metà, si porta via ma non si restituisce alla collettività e la mafia ne fa un punto di forza – ha sottolineato Maroni – Da parte nostra, la concretezza è fare le cose in tempi rapidi e mettere sul piatto le risorse che servono, in collaborazione con il territorio”.
L’inizio dei lavori è stato ufficializzato con il protocollo d’intesa per la destinazione dell’immobile ai fini sociali firmato dal presidente Maroni, dal sindaco Brivio, dal prefetto Bellomo, dal presidente interprovinciale di Aler Luigi Mendolicchio e dal responsabile nazionale di Libera, Enrico Fontana.
Qualche minuto prima, è stato un brindisi a sancire l’accordo con il vino di Libera Terra, il marchio delle cooperative che gestiscono le strutture produttive e i centinaia di ettari di terreno sottratti alle mafie, così come sarà per le pizze che il forno del locale di via Belfiore, in passato del clan dei Trovato, tornerà a sfornare.
“Abbiamo già portato i prodotti per fare la pizza, la passata e la semola di grano duro che viene dalle terre sequestrate alle organizzazioni criminali – ha esordito il presidente di Libera, Enrico Fontana – qui a Lecco si realizzerà un iniziativa di economia sociale, che dovrà stare sul mercato ma sarà anche luogo di grande fermento culturale, per creare spazi per i giovani di cui si ha grande bisogno”. Fontana ha anche annunciato l’inizio di una raccolta fondi a Senigallia, al Caterpillar Raduno promosso da Radio 2, per sostenere il progetto lecchese.
La ristrutturazione prevede il complessivo rifacimento di pavimentazione, intonaci, la sostituzione degli impianti elettrici e di riscaldamento, la realizzazione di un bagno per i diversamente abili, la sistemazione degli ambienti esterni e la sostituzione di porte e serramenti. A seguire l’opera sarà l’ALER e il suo presidente Mendolicchio, in passato finanziere e membro della Direzione Distrettuale Antimafia.
“Da oggi in poi tocca a noi – ha sottolineato il prefetto Bellomo – ciascuno è chiamato a fare la propria parte, a condividere questo obiettivo comune e a fornire il contributo a prova della volontà di sostenere il rispetto delle regole e della legalità”.

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