Inceneritore alla massima potenza, critici gli ambientalisti

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Il forno inceneritore di Valmadrera

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VALMADRERA – “Siamo particolarmente soddisfatti perché sono state colte tutte le ragioni che ci hanno sostenuto nella nostra richiesta e si è arrivati ad una decisione che esprime grande senso di responsabilità. Ora per la nostra società si apre una nuova fase di sviluppo”.

Commenta così Mauro Colombo, amministratore unico di Silea, il via libera della Conferenza dei Servizi ad utilizzare la massima capacità termica dell’inceneritore di Valmadrera.

L’ “ok”è giunto giovedì, nella riunione al palazzo della Regione che ha visto al tavolo la stessa Regione Lombardia, la Provincia rappresentata dall’assessore Carlo Signorelli, l’assessore comunale di Valmadrera Giampiero Tentori, oltre a rappresentanti dell’ATO e di Idroservice.

“La decisione assunta – continua Mauro Colombo – se da un lato ci consente di rientrare appieno degli investimenti fatti negli anni passati, dall’altro spalanca nuove importanti prospettive per SILEA, a cominciare dal teleriscaldamento, soluzione che ci permetterà, in base al progetto già da tempo definito, di servire con l’energia termica prodotta gli edifici pubblici e privati di Civate, Malgrate, Valmadrera e, parzialmente, Lecco, arrivando fino all’Ospedale Manzoni”.

Mauro Colombo
Mauro Colombo – SILEA

Un progetto ambizioso, che secondo Silea porterà ai cittadini un risparmio di circa il 15-20% rispetto al metano, oltre a benefici concreti all’ambiente, grazie alla diminuzione delle emissioni derivanti dalle caldaie.

Le critiche, però, arrivano proprio dalle associazioni ambientaliste, contrarie allo sfruttamento di tutta la potenzialità del forno, che, denunciano gli ambientalisti, “incrementerà i rifiuti inceneriti passando dalle attuali 87 mila ad un massimo di 123 tonnellate all’anno”.

“Ci chiediamo anzitutto qual è stato il parere del Comune di Valmadrera, che in passato si era detto contrario ad aumentare i rifiuti da bruciare – ha commentato Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente Ilaria Alpi – Secondo noi la potenzialità dell’inceneritore di Valmadrera deve addirittura diminuire rispetto alle 87 mila tonnellate/anno previste finora. Basterebbe infatti attuare una seria politica di riduzione alla fonte dei rifiuti e aumentare la raccolta differenziata in tutti i comuni della provincia di Lecco”.

Secondo Fumagalli sarebbe sufficiente una sola linea di incenerimento con potenzialità massima di 55 mila tonnellate all’anno.

“A noi, più che i bilanci economici di Silea, interessano i bilanci ambientali. L’incenerimento è un sistema vecchio e obsoleto per smaltire i rifiuti, i quali poi non spariscono del tutto visto che resta circa un 20-25% di ceneri nocive che devono essere smaltite in appositi impianti – ha concluso -Quindi aumentando i rifiuti inceneriti aumenterà l’inquinamento dell’aria e le scorie da smaltire. Il classico cane che si morde la coda…”.