BARZIO – E’ possibile una cena monastica medievale nel 2014? Con questo interrogativo circa venti commensali si sono ritrovati venerdì sera, 22 agosto, al Ristorante Esposito di Barzio, dove si sono seduti alla tavola… di San Benedetto.
La cena – conferenza, organizzata dalla Biblioteca Comunale, è stata curata da Casto Pattarini, che ha condotto gli improvvisati monaci alla scoperta delle regole e dei sapori del VI secolo, con una premessa:
“La cucina del passato non si può conoscere senza un’interpretazione, senza costruire dei ‘falsi’ – ha spiegato Pattarini – i piatti non si conservano nei secoli, bisogna cucinarli di nuovo, con la cultura e le materie prime di oggi. Abbiamo quindi scelto due criteri interpretativi: richiamare le regole e i cibi della cultura monastica medievale, basandoci sulla Regola fondamentale del monachesimo occidentale, quella di San Benedetto; utilizzare risorse alimentari presenti oggi (come nel Medioevo) in Valsassina e più in generale sulle Alpi, a dimostrare le continuità millenarie nella cucina europea”.
Alla tavola, apparecchiata rigorosamente senza forchette e senza bottiglie, i commensali hanno dunque scoperto quanto si mangiasse bene nei monasteri, sperimentando anche il silenzio – per 5 minuti – e l’illuminazione delle sole candele durante una fase della cena.
A profumare e colorare il “refettorio” ci hanno pensato i cibi preparati da Nicola Esposito: frittata con erba amara e tortino di verdura con accompagnamento agrodolce per cominciare, trota in carpione e gallina lessa con salsa verde come piatti principali e frutta fresca per chiudere. Naturalmente, non sono mancati acqua, vino e un amaro proveniente dall’Abbazia di Piona. Con la benedizione di san Benedetto.