LECCO – “Mentre l’Europa ed il mondo intero sembrano compiere grandi passi in avanti sotto molti profili, e non da ultimo sotto quelli di carattere civile, culturale e di sviluppo, L’Italia – ed in particolar modo la Lombardia – sembrano voler accanirsi a rimanere indietro.
E così siamo slittati nei posti di coda in molte classifiche che riguardano la spesa pro capite investita in ricerca, lentezza della giustizia, evasione fiscale, infiltrazione mafiosa negli affari, scuola, sanità, e molto altro ancora. L’elenco, purtroppo, è ormai molto lungo. L’ultima ghiotta occasione che la Lombardia non ha voluto perdere per dichiarasi arretrata e sottosviluppata si è materializzata con la legge, o meglio, la non-legge sul consumo di suolo. Infatti, mentre ormai ogni paese civile moderno e progredito ne ha una, la Lombardia ha prodotto l’ennesimo papocchio legislativo e burocratico che non fa altro che fingere di tutelare, aprendo invece la strada – se mai sia stata sbarrata – a speculatori e cementifica tori, sempre con l’alibi della ripresa economica.
La legge è fin troppo spudorata, e quell’obbligo di far ritornare agricoli terreni precedentemente edificati, risulta addirittura commovente. Come se non sapessimo come vanno a finire queste cose in un paese fatto di ricorsi, deroghe, sospensive ed interpretazioni. Ma ormai il re è nudo: perché mai incentivare un settore che con prezzi esorbitanti e gonfiando le reali necessità ha bisogno ancora di consumare suolo? Perché mai sostenere un settore che, fermandosi per primo, facendo scoppiare la bolla speculativa immobiliare, ha creato una incessante catena di dissesti economici e finanziari?
Milano ha già costruito per il fabbisogno dei prossimi 20 anni, e malgrado ciò si rende necessario sbloccare e mettere a rischio le aree agricole! La risposta potrebbe essere forse trovata nelle cronache che ci giungono dai cantieri dell’EXPO? Dunque sembra che in Lombardia si abbia bisogno ancora di case, uffici e capannoni. Per chi !!?? E per cosa !!?? La Regione Lombardia, dopo pratiche di caccia che prevedono la cattura di uccelli da richiamo con grave danno al patrimonio faunistico, la caccia da appostamento fisso e le numerose deroghe e questo solo per citare alcuni casi, sembra proprio non volersi civilizzare. Insomma, dopo la famigerata legge ammazza boschi, ora ci riprovano con quest’altra, a conferma che in Regione Lombardia sembrano avere un debito di riconoscenza col partito degli speculatori. Non sanno più cosa inventarsi e lo fanno con mal celata spudoratezza.
Aprire le aree agricole, vincolate per soli tre anni, giusto il tempo per smaltire le vecchie concessioni senza riapprovare i PGT in scadenza, rappresenta infatti un’azione contro la morale e l’etica dell’ambiente e del territorio. Concludendo: siamo molto propensi ad importare le cose più stravaganti dai paesi esteri come il tatoo, lo skate-board, la musica e altre mode. Importare leggi sul consumo di suolo, sul falso in bilancio , sulla pianificazione del territorio, no???
E importare anche un po’ di etica e morale, no ??
Associazione Monte di Brianza