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MILANO – Il processo per l’inchiesta “Metastasi” sarà spostato a Lecco: a deciderlo la settima sezione penale del Tribunale di Milano nel corso dell’udienza di stamattina, giovedì 4 dicembre. La richiesta era stata avanzata dagli avvocati Marilena e Patrizia Guglielmana unicamente per il loro assistito Claudio Crotta (vedi articolo).
Al termine dell’udienza dello scorso 19 novembre il collegio giudicante presieduto dal giudice Aurelio Barazzetta, dopo aver ascoltato le ragioni dell’avvocato Marilena Guglielmana e del pm Claudio Gittardi, aveva invitato le parti a depositare una memoria contenente la loro posizione riguardo la possibilità di estendere la questione della competenza territoriale all’intero processo, e quindi per tutti i sette imputati che hanno scelto il dibattimento: oltre a Claudio Crotta, Marco Rusconi, Saverio Lilliu, Antonello Redaelli, Mario Trovato, Antonino Romeo e Massimo Nasatti : ad approdare stamattina in aula sono state venti pagine di memorie, lette dal collegio giudicante che si è infine espresso a favore dello spostamento del processo nel foro lecchese.
Una sentenza storica, quella emessa oggi: si tratterebbe probabilmente del primo processo per mafia ad essere “sottratto” alla competenza del Tribunale di Milano.
Visibilmente soddisfatta Marilena Guglielmana, autrice della riserva sulla competenza insieme alla sorella Patrizia: “Quello che hanno fatto i giudici in Tribunale stamattina è una capolavoro, una tesi di laurea. Sono felice che abbiano accolto la mia richiesta che ripeto, riguardava unicamente il signor Crotta. Alla fine hanno deciso per tutti gli imputati.”
Non ancora fissata la data della prossima udienza: prima il giudice Barazzetta dovrà trasmettere gli atti al Tribunale di Lecco per definire il passaggio di competenza. Dopodichè, con “Metastasi”, si ricomincerà da capo.
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