Contro il Jobs Act, verso lo sciopero generale

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logo rifondazione comunistaLECCO – Con l’approvazione al Senato del Jobs Act, il Governo Renzi sta riuscendo laddove Berlusconi e Monti avevano fallito. La nuova contro-riforma di questo esecutivo, approvata con il voto di fiducia anche della minoranza critica del PD,nonche’ dai due parlamentari lecchesi eletti tra le fila del Pd On.Veronica Tentori e On Gian Mario Fragomeli stravolge lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori ed in generale il Diritto del Lavoro attraverso l’introduzione del demansionamento, dei mini jobs, del contratto a “tutele crescenti”, delle ferie “solidali”, dei controlli a distanza dei dipendenti e dello svuotamento dell’Articolo 18.La campagna mediatica del Governo delle larghe intese è stata incentrata tutta sulla possibilità di creare nuovi posti di lavoro “in cambio” della rinuncia dei diritti e della decurtazione dei salari. Il Jobs Act di Renzi non farà altro che portare maggiore precarietà, facendo in modo che nella società ritorni il dominio assoluto del padrone sul lavoro, sui lavoratori e sulla loro vita. Con ogni evidenza il Jobs act è una legge di destra, una vera e propria aggressione ai diritti sociali. Chi lo ha votato è inequivocabilmente dalla parte dei padroni contro i lavoratori, i precari, i disoccupati, il sindacato.In questo paese sempre più governato da una ‘cordata’ fascio-mafiosa che sottostà alle richieste lacrime e sangue della troika, serve immediatamente un sussulto che può arrivare soltando dai lavoratori: aprire una nuova stagione conflittuale che unisce salariati,precari,disoccupati e studenti è ora più che mai necessario.In una provincia come la nostra dove la disoccupazione giovanile si attesta intorno al 16% e dove l’ 80% dei contratti interinali rimangono tali o,nel peggiore dei casi,non vengono riconfermati,possiamo essere certi che questo provvedimento non farà che aumentare la già diffusa precarietà. Per questo, come partito abbiamo aderito agli scioperi proclamati nei mesi scorsi dal sindacato di base e parteciperemo allo sciopero generale indetto dalla Cgil il prossimo 12 dicembre, consapevoli del fatto che solo un grande blocco sociale può realmente arginare questa deriva liberista che sta portando il paese al collasso.

Partito della Rifondazione Comunista Lecco