LECCO – Sono 11 le crisi aziendali che dall’inizio dell’anno sono state seguite dall’Unità di Crisi della Provincia di Lecco per un totale di 489 lavoratori coinvolti, dal 2009 ad oggi il numero si alza a 36 crisi e 1505 lavoratori: anche questi numeri, annunciati giovedì in una conferenza a Villa Locatelli, rappresentano il difficile periodo vissuto dall’economia lecchese.
I casi più importanti, come quello delle Trafilerie del Lario (ex Brambilla) o della Leuci oppure ancora la Grattarola, hanno trovato ampio spazio sui media locali, altri invece hanno avuto meno risalto.
Tra le aziende fallite o ad aver subito pesantemente la crisi nel 2014 ci sono: la Beco srl di Lecco in liquidazione come la Bulnava di Sirone, la Cable man di Lierna in fallimento come la Costa Sistemi Ferroviari di Costa Masnaga e la Greppi Holding di Olginate, la Metallurgica Tognetti di Lecco in concordato preventivo, ex Nero di Garbagnate Monastero poi incorporata dalla Limonta, infine la Vacuum Pump di Brivio in concordato preventivo.
Dei lavoratori interessati, sono 322 quelli effettivamente seguiti quest’anno dall’unità di crisi della Provincia e 84 di questi hanno trovato un nuovo impiego (25,5%) mentre altri 6 lavoratori hanno avviato un’attività in proprio. La percentuale di quanti hanno trovato un nuovo lavoro sale invece al 41,87% (430 lavoratori) se consideriamo il periodo tra novembre 2009 e dicembre di quest’anno.
“La maggior parte di questi lavoratori sono operai o impiegati, over 50 e con un tipo di formazione non elevata – spiega il referente dell’Unità di Crisi, Matteo Sironi – Trovare una ricollocazione per tutti è qualcosa di estremamente difficile e speriamo che arrivi l’auspicata ripresa”.
Per questo l’ufficio provinciale ha promosso percorsi di accompagnamento e “rimotivazione” alla ricerca del lavoro che ha interessato 508 lavoratori nel 2014 che hanno potuto apprendere, grazie alla disponibilità di un aula informatica, le principali tecniche e conoscenze per la ricerca attiva di un nuovo impiego. Attivato anche un servizio di consulenza per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità che ha coinvolto 35 utenti.
Finanziati dalla Provincia con 100 mila euro anche cinque percorsi di riqualificazione professionale per cassaintegrati e lavoratori in mobilità.
L’Unità di Crisi nel 2014 ha anche istituito nove tavoli provinciali per convocare altrettante aziende del territorio e i sindacati per trovare soluzioni a gravi difficoltà nel proseguo dell’attività di queste imprese.

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