MANDELLO – “Ci scuseranno i lettori per l’obiettiva difficoltà nel dover descrivere le ondivaghe peripezie della nostra ex capogruppo Maria Lidia Invernizzi, ma purtroppo è così, si rasenta a volte la comicità. Ovviamente, poiché non ci sentiamo né arroganti né intransigenti, ma nemmeno sprovveduti, vogliamo render conto alla cittadinanza di quanto effettivamente accaduto”.
Comincia così la nota inviata al nostro quotidiano online da “Il paese di tutti” in merito alle vicende che hanno portato al fallimento del progetto di una lista unica di centrodestra per il voto amministrativo del prossimo maggio a Mandello.
“Come “Paese di tutti” – si legge – abbiamo accolto positivamente la volontà di promuovere una lista unitaria alternativa all’attuale Amministrazione, chiedendo il rispetto di queste poche ragionevoli e sensate regole: lavorare in simbiosi per dare un forte e rinnovato impulso progettuale a Mandello, partendo però da presupposti chiari e trasparenti e non generati da fastidiosi sotterfugi di partito, tanto cari a molti dei nostri politici; dare logico spazio a un ricambio generazionale, con volti nuovi di giovani entusiasti, preparati e disponibili a lavorare per il bene di Mandello, evitando la riproposizione di alcuni dei soliti nomi noti, che già hanno fatto incetta di cariche pubbliche”.
La nota così prosegue: “A fronte di ciò, la presunta coalizione offre al “Paese di tutti”, con l’avallo della “solerte mediatrice”, la possibilità di avere un candidato sindaco: la figura proposta dalle segreterie dei partiti – casualmente! – risponde proprio al nome di Maria Lidia Invernizzi, ben sapendo che la stessa (lei e soltanto lei…) si è volutamente posizionata “ai margini” del nostro gruppo. Quello che più ci ha sorpreso è che la stessa Invernizzi non si sia mai degnata di partecipare a una delle nostre riunioni per comunicarci le proprie intenzioni”.
Poi il successivo passaggio: “A ciò si aggiunge l’imposizione, indicata come vincolante per il buon esito dell’alleanza, di nominare vicesindaco, guarda caso, un navigato uomo politico, attivo da quattro decenni sulla scena mandellese: Francesco Silverij. Non sfuggirà nemmeno al più disattento dei lettori che tali condizioni non rispondono per nulla ai requisiti da noi richiesti nel preambolo della trattativa”.
Quindi la parte conclusiva della nota del “Paese di tutti”: “Maria Lidia Invernizzi sindaco, Francesco Silverij vicesindaco… Il nuovo che avanza! Ovviamente “Il paese di tutti”, che non intende snaturare il significato del proprio mandato, rispedisce al mittente la proposta. Noi eravamo e restiamo disponibili a sederci a un tavolo per trovare una soluzione comune. Ciascuno si prenda le proprie responsabilità e soprattutto si cerchi di operare veramente per l’interesse di Mandello e dei suoi abitanti, non per soddisfare fastidiosi personalismi”.
Infine un’ultima considerazione: “Quanto ai nostri detrattori, stiano sereni. Nel “Paese di tutti” non ci sono divisioni, anzi siamo più uniti che mai. Sì, noi ci siamo!”.