LECCO – La Riello ha presentato ai sindacati il piano industriale 2015-2019 con azioni su organizzazione e razionalizzazione degli asset produttivi, della logistica e del costo complessivo del lavoro a partire dalla disdetta della contrattazione aziendale.
Come spiegato dal sindacato dei metalmeccanici della Uil, presenti all’incontro la direzione aziendale lo scorso giovedì, nel dettaglio il piano prevedrebbe per il solo sito di Legnago, la realtà produttiva più importante visto il numero degli addetti (440 addetti di cui 148 diretti) l’attivazione della Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione (24 mesi) con mobilità volontaria, flessibilità oraria e rivisitazione degli accordi vigenti.
“Il tutto sarebbe finalizzato all’abbattimento dei costi generali e delle retribuzioni per rilanciare, secondo la Direzione, lo stabilimento e farlo divenire unico sito dei bruciatori in Italia – spiegano dalla Uilm – In senso complessivo vi saranno azioni nei siti in Europa con un potenziamento della logistica e razionalizzazione dei magazzini. I centri di R&D proseguiranno la loro attività con un focus specifico per il sito di Pescara il quale opererà per il mercato nordamericano”.
Per la realtà di Lecco dall’azienda non sarebbero stati annunciati sostanziali cambiamenti: rimarrebbero invariate sia la struttura commerciale che tecnica. “Sugli accordi aziendali non è stata formalizzata alcuna disdetta, ma non è certo l’accordo ponte per il 2015 – sottolinea il sindacato – Per quanto riguarda la continuazione o meno della CIGO, l’azienda non ha comunicato nulla”.
“Sebbene crediamo sia importante che la Riello abbia presentato un piano che prevede, attraverso il rifinanziamento del debito, il mantenimento dei marchi e dei siti, ci preme però rilevare la necessità di rilanciare i prodotti attraverso il potenziamento degli investimenti, anziché ricorrere al consueto taglio dei costi che, come già accaduto in passato, non ha portato benefici a medio e lungo termine – spiega dalla Uilm Enrico Azzaro – Non abbiamo, purtroppo, notato azioni degne di rilievo per il rilancio delle caldaie murali: si è parlato, infatti, di restyling e adeguamento alle normative (ERP), ma occorre fare molto di più, dal nostro di vista, per conquistare quote di mercato e sfruttare la congiuntura economica che in questo momento per una serie di motivi (tasso di cambio della moneta, tassi d’interesse e petrolio a buon mercato) è favorevole”.

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