LECCO – Tappa a Lecco per la Commissione speciale antimafia regionale presieduta da Gian Antonio Girelli, impegnata in un tour conoscitivo delle varie realtà provinciali lombarde.

Ad accogliere la commissione in Prefettura il Vicario Gennaro Terrusi insieme al vice prefetto Stefano Simeone. Hanno partecipato all’incontro anche il Sindaco di Lecco Virginio Brivio e il procuratore Antonio Chiappani oltre che alcuni dei consiglieri territoriali facenti parte della commissione speciale e il coordinatore dell’associazione Libera Paolo Cereda.
Tre i compiti fondamentali della commissione ricordati dal presidente Girelli: diffondere nel territorio la coscienza del fenomeno, dotare le amministrazioni di una legislazione regionale per contrastare il radicamento del fenomeno e favorire la crescita di una cultura dell’antimafia.

Intensa l’attività condotta dalla commissione su tutto il territorio, con la finalità di conoscere meglio le realtà più sensibilmente toccate dal problema delle infiltrazioni mafiose e al contempo di fare formazione attraverso una sinergia tra istituzioni, scuole, associazioni:
“L’intento è quello di mettere in rete le esperienze positive maturate sul territorio – ha detto Gian Antonio Girelli – il lavoro che Regione Lombardia sta portando avanti è importante. Purtroppo come sappiamo la nostra regione è particolarmente interessata da questo fenomeno e conoscerlo, come ci insegnano tanti studiosi e sociologi, è il primo passo per sconfiggerlo. Stiamo cercando di portare avanti un lavoro di formazione del personale politico e amministrativo ma allo stesso tempo di sensibilizzare le realtà da dove possono provenire maggiori spunti, come le scuole o le associazioni. In tema non posso che ringraziare Libera, protagonista di importanti iniziative che hanno dato un forte imput alla lotta contro la mafia.”
In Provincia di Lecco sono 35 i beni confiscati alla mafie, in quella che è stata definita dal Vicario Terrusi una “situazione di continuità almeno dagli anni ‘80”: “Nonostante l’annoso problema delle destinazioni, la reazione statale non ha mancato di farsi vedere, come dimostrano i due casi di Wall Street e dell’ex Pizzeria Giglio, riconsegnati alla comunità – ha ricordato il Vicario – questi due stabili possono essere definiti una simbolica vittoria dello Stato contro la mafia e della sinergia.”
Il Vicario ha poi ricordato l’intenso lavoro svolto in Provincia di Lecco da parte delle forze dell’ordine e gli strumenti di cui il territorio si è dotato per contrastare il fenomeno, come il protocollo d’intesa sulla sicurezza e sulla tutela dei lavori pubblici, siglati nel 2011 e il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. “Dopo i fatti di Metastasi – ha ricordato il vice prefetto Stefano Simeone – c’è stato un avvicinamento tra l’attività condotta qui dal comitato tecnico e la Dia di Milano: fondamentale il loro supporto per proseguire i controlli sulle licenze commerciali e sugli appalti, gli ambiti più ‘appetitosi’ per i mafiosi in questo territorio.”

Conoscenza e competenza sono state le parole d’ordine anche per il procuratore Antonio Chiappani che ha ricordato ai presenti la necessità di fare sinergia tra i diversi enti, partendo dalla questione preliminare: che tipo di criminalità mafiosa esiste a Lecco? “Trovo molto importante il collegamento che si è instaurato tra Lecco e la Dia e la Dda di Milano ma non posso non esprimere perplessità di fronte al depotenziamento istituzionale della Provincia che si ritrova senza un Prefetto. Lavorare in rete e avere coscienza di cosa stiamo affrontando, questo è importante ed è un concetto che va ribadito.”
Dopo l’incontro negli uffici della Prefettura la commissione è stata accompagnata in visita ai cantieri di Wall Street, in via Belfiore, e alla neo inaugurata ex pizzeria del Giglio, diventato uno spazio ricreativo aperto dedicato in particolar modo agli anziani.
Sulla delicata tematica dei beni confiscati alle mafie interverrà la prossima settimana la Commissione parlamentare antimafia che si riunirà insieme a quella regionale nella vicina Como.

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