MANDELLO – “Nello spirito di trasparenza amministrativa che ha sempre contraddistinto il nostro operato in tutti questi anni, anche nel dare informazioni sulle cause legali che hanno visto coinvolto il Comune, comunichiamo che la Corte d’Appello di Milano ha rigettato l’appello presentato appunto dal Comune contro la sentenza di inizio 2014 del Tribunale di Lecco nella vicenda relativa all’incarico a suo tempo conferito all’architetto Massimo Dell’Oro per la redazione del Piano di governo del territorio”.
A dare la notizia è il sindaco di Mandello, Riccardo Mariani. L’Amministrazione da lui guidata contestava al tecnico lecchese errori e problematiche nel piano steso dallo stesso architetto, a partire dalla mancata individuazione di tutto il territorio comunale nel piano delle regole e dalla difficoltà di lettura degli elaborati grafici e della normativa.
“La materia era particolarmente difficile – precisa il primo cittadino – trattando di uno strumento e di una procedura, quella appunto dello strumento urbanistico, di non facile approccio da parte del giudice ordinario”.
Mariani fa quindi una serie di considerazioni per spiegare la posizione del Comune di Mandello in merito alla vicenda: “La Corte sembra non aver tenuto in considerazione l’elemento centrale che ha portato alla rottura dei rapporti tra l’ente e il professionista, ovvero il fatto che l’architetto Dell’Oro avesse assunto, in autonomia e senza l’accordo con il Comune, alcune decisioni fondamentali per la buona riuscita dell’incarico che gli era stato affidato e avesse consegnato un Piano urbanistico incompleto rispetto a dettami della legge regionale, con la mancata inclusione di parte del territorio comunale nel piano delle regole”.
“Circostanza grave – osserva il sindaco – peraltro a suo tempo pacificamente ammessa dall’architetto Dell’Oro”.
“Purtroppo la realtà dei fatti non è emersa, così come avremmo sperato – aggiunge Mariani – e i due gradi di giudizio non hanno tenuto conto di tale circostanza e delle gravi conseguenze per il Comune, che ha dovuto provvedere ad approvare un nuovo strumento urbanistico completo e utilizzabile da tutti i mandellesi”.
“Che il piano redatto dall’architetto Dell’Oro non fosse né chiaro né utilizzabile – conclude il sindaco – lo hanno dimostrato i fatti, che hanno reso molto difficoltosa la consultazione delle tavole ai cittadini e di difficilissima applicazione l’elaborato di Dell’Oro. Ciò detto rispettiamo, come abbiamo sempre fatto, le sentenze, anche quando non sono favorevoli al Comune, come peraltro rarissimamente è accaduto”.