LECCO – E’ stata inaugurata questo pomeriggio la mostra di Bruno Biffi “La montagna incisa”, evento conclusivo della rassegna “Monti Sorgenti” organizzata dal Cai Lecco e dalla Fondazione Riccardo Cassin, che ha riscosso grande successo fra il pubblico lecchese e oltre provincia. L’esposizione sarà aperta alla Torre Viscontea dal 6 al 26 giugno 2015 e non sarà solo da “guardare”: l’incisore metterà a disposizione il suo torchio personale per realizzazioni sul luogo della mostra.

“L’idea è quella di far conoscere, attraverso la presenza di un artista come Bruno Biffi cui è riconosciuta la bravura sia nell’arte dell’incisione che come stampatore, come le montagne e gli alpinisti possano diventare stimolo artistico in una disciplina non conosciuta a livello di massa – spiega Emilio Aldeghi, Presidente del Cai Lecco -. L’invito è rivolto in particolare ai giovani, per stimolarli alla creatività. Vogliamo coinvolgere le scolaresche in un percorso di conoscenza ed apprendimento con l’incisore che metterà a disposizione il suo torchio personale per realizzazioni sul luogo della mostra”.
“E’ bello che associazioni alpinistiche come il cai dimostrino un’apertura a 360° su aspetti non solo sportivi ma anche culturali – ha detto Virginio Brivio, sindaco di Lecco – e ringrazio il CAI per quanto fatto con questa manifestazione. Con questa mostra riscopriamo la dimensione primordiale della montagna attraverso le suggestioni di queste incisioni e ossidazioni. Davvero molto bella e particolare, da vedere”.
“In questa mostra Biffi storicizza il suo rapporto con la montagna – ha detto Tiziana Rota, curatrice della mostra -. Dalla montagna parte per cercare l’essenzialità e arriva agli elementi di terra, acqua, aria e fuoco, per poi tornare alla montagna come monumento che li esprime. Tutto questo attraverso l’incisione ma soprattutto la tecnica dell’ossidazione, che lui stesso ha messo a punto partendo da uno studio sulla roccia. L’ossidazione sulle lastre è provocata, controllata fino a raggiungere il risultato voluto. Una tecnica senza precedenti che regala luce e colore al bianco e nero”.
Bruno Biffi, originario di Galbiate, ha uno studio a Lecco in Via Bezzecca: apprezzato artista a livello nazionale, è presente nei maggiori repertori di incisori italiani. Maestro incisore di tecniche classiche derivanti da una formazione accademia ad Urbino e stampatore per molti artisti incisori, non si è fermato all’applicazione competente e creativa delle tecniche calcografiche ma ha cercato nuovi percorsi e strumenti per trovare il suo originale percorso con le ossidazioni.
Ha realizzato le incisioni che hanno caratterizzato le prime cinque edizioni di Monti Sorgenti: Mount McKinley (2011), Dhaulagiri (2012), Petit Dru (2013), Cerro Torre (2014); Nevado Rajuntay (2015). Montagne mitiche che hanno rappresentato il sogno coronato da tanti alpinisti lecchesi, montagne simbolo di un’impresa superata. La Grignetta, il Resegone, il Due Mani, il San Martino, il Monte Barro sono invece l’omaggio ai luoghi che da sempre sono nel suo campo visivo ed hanno costruito con i profili e i volumi lo spazio del suo immaginario.
Monti Sorgenti – la rassegna multidisciplinare promossa dal Club Alpino Italiano Sezione di Lecco “Riccardo Cassin” e dalla Fondazione Cassin – si conclude per quest’anno con questa mostra, dopo aver animato la cittadina di Lecco con un’intera settimana di eventi dedicati alla montagna a fine maggio – mostre, film, presentazioni di libri ed escursioni -. L’evento ha anche siglato il grande ritorno del “Grignetta d’Oro”, uno dei più apprezzati riconoscimenti alpinistici della storia che è stato assegnato a Matteo Della Bordella e che ha portato a Lecco i più celebri alpinisti italiani.
“Siamo molto soddisfatti di questa edizione della rassegna – ha detto Emilio Aldeghi, Presidente del CAI Lecco – che ha le carte per diventare un evento trainante del turismo lecchese. Quest’anno abbiamo prodotto il film “Prese Libere” sulle falesie lecchesi, lanciato un concorso per cortometraggi di montagna unico nel suo genere e riportato premio il Grignetta d’Oro, con cui Lecco è tornata ai vertici dell’alpinismo nazionale. Monti sorgenti però è nato per essere “la montagna per tutti” e non sarà solo alpinismo. Grande successo, ad esempio, hanno avuto la proiezione del film “Ninì”, vincitore al Filmfestival di Trento, costruito interamente sulle foto e su riprese degli anni 30 e l’escursione con l’alpinismo giovanile sul nostro sentiero didattico.La prossima edizione, a cui stiamo già lavorando, sarà ancora più ricca e coinvolgente da ogni punto di vista”.
“Monti Sorgenti” è promossa dal Cai Sezione di Lecco e dalla Fondazione Cassin, con il sostegno istituzionale di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, Comune di Lecco, Comunità Montana del Lario Orientale, Comune di Pasturo, Camera di Commercio di Lecco, Confcommercio di Lecco, Fondazione della Provincia di Lecco, e la collaborazione di Acel Service in qualità di main sponsor e di Grivel, Kronplatz, Df Sport Specialist, Bodega estrusi di precisione, Avis Lecco, HILL hotel lungolago Lecco.

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