COLICO – “Il processo di fusione delle associazioni territoriali è la strada da seguire e voi, con l’unione sancita tra Lecco e Sondrio, avete dato un bell’esempio. Ma è tutta Confindustria a dare, non da oggi, un segnale preciso al Paese. Sì, Confindustria sta cambiando, ma è l’Italia che non lo sta facendo e del resto io non vedo tutti quei segnali di ripresa che taluni vanno sbandierando”.
Giorgio Squinzi è stato esplicito, giovedì 18 giugno, all’assemblea generale di Confindustria Lecco e Sondrio tenutasi a Colico nella sede della “Inaer Aviation Italia”.
Esplicito e tutt’altro che tenero, il presidente nazionale dell’associazione imprenditoriale, parlando davanti a una platea di industriali, politici, esponenti delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni.
“Questo è un Paese ingessato – ha detto Squinzi – e io l’ho sperimentato di persona. Per avere permessi e licenze edilizie da noi ci vogliono mesi, all’estero non è così. E poi dobbiamo semplificare la pubblica amministrazione e mettere mano alle riforme, non c’è alternativa”.
Il presidente di Confindustria ha ricordato come l’Italia viaggi sotto la media degli altri Paesi dell’Unione europea. “E’ allora l’Italia a dover cambiare, non l’Europa – ha affermato – E a dover fare in modo che le nostre imprese possano lavorare senza dover superare eccessivi e spesso insormontabili ostacoli”.
Non è mancato, nell’intervento di Squinzi, un riferimento al sindacato. “A volte mi sento in difficoltà – ha detto – perché proprio il mondo sindacale, o perlomeno una sua parte, non ha ancora capito a che velocità occorre oggi viaggiare”.
“Nel nostro Paese – ha concluso Giorgio Squinzi – non c’è più la meritocrazia e anche questo è un altro aspetto negativo che stiamo pagando”. E la platea ha applaudito.