Festival Voces, il primo appuntamento in Grigna da applausi (foto)

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L’ingresso alla ghiacciaia di Mancodeno

 

ESINO – Esordio da applausi quello del Festival Voces 2015  giunto alla sua quarta edizione, con un appuntamento speciale che ha saputo coinvolgere talmente tanta gente che, il musicologo Angelo Rusconi, presidente di Res Musica, associazione alla regia della kermesse, ha dovuto bloccare le iscrizioni: “C’è stata un’adesione massiccia, andata ben oltre le aspettative che ci ha costretto, purtroppo, a dover ‘respingere’ numerose richieste”.

 

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I tamburi giapponesi dell’Associazione Taiko

 

Musica, montagna, buona cucina, tante emozioni e un pizzico di magia regalata dalla ghiacciaia di Mancodeno e dal contesto meraviglioso qual è quello del bosco di larici che avvolgono, sulle pendici della Grigna Settentrionale, il rifugio Bogani, sono stati gli ingredienti di un appuntamento che ha richiamato ben oltre un centinaio di persone. “Non avrei mai pensato di avere una risposta di questo tipo – fa sapere Rusconi – per il prossimo anno dovremo organizzarci diversamente”.

La giornata è iniziata di buon mattino, scarponi ai piedi e zaino in spalla, con la camminata dal Cainallo (Esino Lario) alla grotta di Mancodeno celebre per essere stata visitata da Leonardo da Vinci (filo conduttore delle iniziative del Festival Voces 2015) ma anche perchè per secoli da qui, nella stagione estiva, veniva recuperato il ghiaccio poi caricato nei gerli e portato a valle per essere caricato sulle chiatte e con l’avvento della ferrovia sui treni per essere portato a Lecco e più giù fino a Milano. Nonostante i cambiamenti climatici che hanno ridotto la presenza di ghiaccio nella grotta, ancor oggi è presente con diverse stalattiti e stalagmiti che regalano uno scenario magico e per certi versi unico.

 

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I tamburi giapponesi dell’Associazione Taiko nella suggestiva cornice naturale situata nei pressi del rifugio Bogani

 

A garantire la discesa in sicurezza nella grotta ai numerosi partecipanti, sono stati i volontari del CAI di Esino Lario e delle guide della Scuola Italiana di Alpinismo Lecco Valsassina Orobie, tra i quali quattro cugini: due Giacobbe e Guido Barindelli e Fabio Dell’Era, figli di tre fratelli la cui mamma, Giovanna Barindelli, fu una delle ultime esinesi a compiere il duro e faticoso lavoro di trasportare con il gerlo il ghiaccio a valle. “Salivano di notte – raccontano i 4 cugini – agli uomini il compito in grotta di rompere il ghiaccio, e alle donne quello di trasportarlo a valle con i gerli. Dovevano raggiungere il lago entro le 5 del mattino dove veniva caricato sulle chiatte e poi sui vagoni dei treni per essere consegnato a Lecco e Milano”.

Visitata la ghiacciata di Mancodeno, tutti di nuovo in cammino per guadagnare ancora un po’ di quota e raggiungere il rifugio Bogani (1816 m) per un lauto pranzo. Alle 15, il concerto en plein air con i ritmi travolgenti e le spettacolari coreografie dei tamburi giapponesi suonati dal Gruppo Tamburi Taiko con Giorgio Galimberti a fare da “Cicerone” ai numerosi astanti (tra cui una giapponese doc che ha apprezzato e approvato il concerto) ai quali ha illustrato gli strumenti ed ha introdotto di volta in volta le musiche proposte.

 

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Il musicologo Angelo Rusconi, presidente dell’Associazione Res Musica

 

“Non possiamo che essere soddisfatti per la riuscita di questa giornata, complice un sole meraviglioso – conclude con soddisfazione Angelo Rusconi – non ci aspettavamo di riscuotere così tanto successo, ma questo ci sprona a proseguire e, per il prossimo anno, a valutare una programmazione diversa al fine di poter accogliere più persone”.

Un evento davvero suggestivo, ben riuscito, che ha dimostrato come valorizzando quanto offre il nostro territorio e coniugando bellezze naturali, musica, associazioni e in questo caso operatori turistici quali i gestori del rifugio Bogani, sia possibile ottenere risultati eccellenti. Un esempio ben riuscito di come si potrebbe potrebbe promuovere il nostro territorio anche in chiave turistica.

Ora, gli appuntamenti con il Festival Voces 2015 proseguono, prossimo data il 4 luglio, alla Chiesa parrocchiale di San Giorgio a Varenna, con i Canti del rito patriarchino in collaborazione con Insula Nuova e i Cantori di Sant’Anna di Zoppè di Cadore (Belluno).
L’intero programma di Festival Voces 2015 lo si può consultare o scaricare al sito: www.artemusicfestival.it