Triathlon. Andrea Riva beffato dai giudici agli Italiani di Lovere

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Riva Zurigo (2)
Andrea Riva

LOVERE – I Campionati Italiani di triathlon medio, andati in scena domenica a Lovere, in provincia di Bergamo, hanno regalato gioia e amarezza ad Andrea Riva, sempre più stella nascente del triathlon lecchese, capace come dimostrato di mettersi in mostra anche a livello nazionale. Per il giovane campione classe 1992 arriva un 18° posto finale con tanto di medaglia d’argento di categoria, mancando un più che meritato titolo di Campione Italiano solo per una “strana” decisione dei giudici di gara.

Andiamo con ordine e ricordiamo che la gara prevedeva una prima frazione di 1900 metri a nuoto, seconda ciclistica di 83,90 km e terza podistica di 20. Andrea completa la prima frazione in 29.27 uscendo dall’acqua alla 27^ posizione generale. Nella porzione di gara ciclistica inizia la rimonta chiudendo in 2:32.15 ed iniziando alla grande la frazione podistica che porterà a termine con l’ottimo tempo di 1:25.23. Per lui 18° posto assoluto e secondo di categoria tra gli S1 in 4:30.01. Un risultato certamente positivo, ma che avrebbe potuto essere migliore senza un’incomprensibile penalità nella frazione ciclistica che ha fatto aggiungere cinque minuti al suo tempo finale.

“Sono molto contento per aver raggiunto il risultato che mi ero prefissato col coach – spiega Andrea appena rientrato a casa – ovvero centrare il podio di categoria dei Campionati Italiani. Quest’anno credo di aver fatto un bel salto di qualità e il duro lavoro sta dando di volta in volta i suoi frutti. Purtroppo sono molto arrabbiato con i giudici per la penalità presa per scia, perché a mio parere è stata ingiusta e ingiustificata e non è stato utilizzato lo stesso metodo di giudizio in altre occasione simili e molto piu evidenti. Penso che sia vergognoso che in un Campionato Italiano succedano certe cose. Inoltre il giudice che mi ha dato la penalità non è stato in grado di fornirmi una spiegazione a riguardo. Sono rammaricato perché senza i cinque minuti fermo al penalty box avrei chiuso all’ottavo posto assoluto e mi sarei laureato campione italiano di categoria S1. Ci avrei tenuto perché sarebbe stata una grande soddisfazione personale, ma mi tengo quanto di buono fatto e penso che avrò sicuramente tempo e modo per rifarmi alla grande”.

Al traguardo per la 3Life anche Renato Dell’Oro, 118° assoluto e 32° tra gli S4 tagliando il traguardo in 4:58.09. Per Renato prima frazione completata in 38.56, seconda in 2:43.57 e terza in 1:31.11.