Ne aveva parlato il quotidiano “Il Giorno” a maggio, dopo il massacro di una 34enne romena avvenuto nella località alle porte di Milano. Ora la Procura lecchese ha chiesto di controllare il DNA di Antonio Giordano, il muratore arrestato con l’accusa di avere strangolato lentamente la prostituta, legata e seviziata nel suo garage.
Il fatto era stato accostato al ritrovamento dei corpi di tre lucciole, rinvenuti tra il 2007 e il 2008 nei boschi delle montagne lecchesi (due a Morterone); si trattava di due romene e una moldava, seviziate e strangolate proprio come avvenuto per il caso della donna uccisa nel milanese. Adesso è partita la richiesta di una perizia sul DNA del presunto serial killer di vicolo Villa Rachele a Cinisello Balsamo. Della vicenda si sta occupando la Procura della Repubblica di Monza, titolare dell’inchiesta partita lo scorso maggio.