VERCURAGO- E’ stato inaugurato nella mattinata di domenica 27 settembre, il nuovo oratorio di Vercurago intitolato a S. Giovanni Bosco. A concelebrare la Messa e tagliare il nastro della nuova struttura, insieme a Don Roberto Trussardi e Padre Fausto, c’era anche il Vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi, che durante l’omelia ha ricordato “ l’oratorio è costruito dall’amore”.
All’altare oltre al pane e al vino, sono stati portati dei palloni, una Bibbia, una chitarra, un mattone ed è stato srototolato uno striscione raffigurante Don Giovanni Bosco, come simboli delle fasi che hanno portato alla costruzione della struttura e dei valori di cui è portatrice.
L’oratorio, i cui lavori erano iniziati nel dicembre 2013, oggi è completamente finito e pronto ad accogliere tutte le attività di catechesi, educazione e soprattutto di gioco, come dimostrano i bambini che non hanno saputo aspettare la fine della celebrazione per provare il nuovo scivolo.
Il gruppo ragazzi dell’oratorio, prima della benedizione ufficiale da parte del Vescovo hanno voluto esprimere il proprio “grazie” attraverso una preghiera; “ benedici Signore il nostro oratorio e rendilo punto d’incontro per i vicini e i lontani…benedici in esso tutte le attività che si svolgono, la preghiera, la catechesi, l’animazione e l’incontro…”.
Al termine della celebrazione la parola è stata data alle autorità, il Sindaco Greppi ha espresso la gioia dell’amministrazione comunale “per questo ulteriore passo della comunità vercuraghese, non serve scomodare l’opinione di sociologi o statisti per richiamare quello che è sotto gli occhi di tutti, durante le nostre giornate incontriamo tante persone, eppure molto spesso è difficile riuscire a condividere rapporti profondi. La solitudine è uno dei problemi più sentiti. Ecco perché sono felice di tenere a battesimo il nuovo oratorio, testimonianza che la nostra cittadina è viva”.
L’architetto Piergiorgio de Flumeri, progettista, ha detto: “personalmente provo grande commozione e orgoglio per aver avuto l’opportunità di immaginare, progettare, realizzare, veder crescere e oggi realizzata questa struttura che ha saputo suscitare grande entusiasmo nella comunità, che si è dimostrata sensibile e generosa anche in un momento di crisi economica…non è stato facile attenersi ai limiti di budget che doverosamente sono stai posti, ma il rapporto finale qualità prezzo è davvero soddisfacente”.
L’edificio, infatti, dalle linee sobrie e rigorose all’esterno, essenziale e funzionale all’interno, richiama, proprio attraverso tali scelte, valori etici da riscoprire; l’installazione di panelli fotovoltaici e di pompe di calore permettono di usufruire di energia rinnovabile. Al piano terrà è inserita una cappella, mentre, particolare attenzione è stata dedicata alle aule che avranno funzione educativa, soprattutto all’aula digitale, che sarà adeguatamente attrezzata.
Fortemente voluta da Don Roberto, la sala polifunzionale favorirà l’incontro, l’organizzazione di eventi e manifestazione per valorizzare i momenti di aggregazione.
Don Roberto ha voluto, poi, ringraziare tutti i volontari, le persone che hanno sostenuto nei più svariati modi la costruzione della struttura, tutte le associazioni e le imprese che hanno partecipato attivamente, in particolare è stata consegnata una targa ricordo alla cooperativa Padre Badiali di Cisano Bergamasco, per l’impianto elettrico e riscaldamento, l’impresa Invernizzi di Lecco, per i pavimenti, l’impresa Trussardi legnami di Clusone, Lario serramenti di Brivio, Green Line di Costa Masnaga per la costruzione dei campi sportivi, Copiarredo di Grassobbio per l’arredamento, Aldo Vassena e Angelo Aldovati, imbianchini, il gruppo Malighetti per i colori, Venerota Lecco per le porte interne, Teer di Fazzini Fabrizio Premana per le opere di copertura ed impermeabilizzazione, Progest di Caprino Bergamasco, per la demolizione, Sangalli spa per le asfaltature, Vivai Locatelli di Ambivere, Sacchi forniture elettriche per le lampade esterne, Riva Simone, l’artista che ha realizzato il disegno di S. Giovanni Bosco all’entrata, Viganò Annalisa che ha curato l’aspetto della cappella, Fratelli Ricchi per gli accessori e l’Edil San Martino.
Presenti, e ringraziate anch’esse con la consegna della targa, le associazioni del paese; il gruppo Alpini, l’Avis Vercurago, Amici di Chiara, Aido, Pro Loco, Associazione sportiva calcio, pallacanestro, pallavolo, GEV lumaca e Vercurago futura.
Grande l’affetto della comunità di Vercurago per Don Roberto, principale promotore del progetto, che ha voluto, a sua volta ricambiare il sentimento, “ il 18 ottobre del 2009 sono arrivato in questa parrocchia, due adolescenti mi hanno detto <<Don Roberto fai l’oratorio>>, io non ho fatto niente, avete fatto tutto voi, seguiamo sempre le parole del nostro Vescovo e chiediamogli di farmi restare qui un po’ di anni”.
L’ultimo intervento è quello del portavoce di tutta la comunità; “Solo un breve pensiero, talmente breve da potersi condensare in un <<grazie>> a Don Roberto per aver creduto nel nuovo oratorio e averci dedicato tanta energia, al Vescovo e alla diocesi per aver appoggiato il progetto… Questa inaugurazione è un gran risultato, non un punto d’arrivo, ma sicuramente un punto di partenza”.
La mattinata si è conclusa con lo spettacolo degli sbandieratori dei “ragazzi dell’oratorio”, che al termine hanno voluto donare una delle loro bandiere a Mons. Beschi. I festeggiamenti, però, non si concludono con l’inaugurazione, infatti è prevista un’intera settimana densa di appuntamenti imperdibili, a cominciare dai tornei sportivi che si terranno nel pomeriggio, seguiti dall’ happy hour alle 18.30.