MONTE MARENZO – Domenica pomeriggio si è svolto l’incontro nella sala civica di Monte Marenzo dal titolo “Fai l’orto per chi?”.
Di fronte ad un pubblico sempre attento, Sergio Vaccaro (Direttore Associazione Upper), Marilena Chiari ed Angelo Fontana (responsabile Area Sociale Polisportiva M.M.) hanno illustrato immagini curiose e commentato dati statistici, per quanto sia sempre più utile… coltivare un proprio orticello.
“Dal 1 Maggio sino a qualche giorno fa – ha spiegato Angelo Fontana – ho fotografato 75 orti del nostro paese ma ce n’erano molti di più, che non ho potuto fotografare perché il 31 ottobre si è chiusa la manifestazione a Milano. Mi ha colpito la passione con cui questi orticoltori coltivano la frutta e la verdura, ma anche l’orgoglio col quale poi esibiscono i prodotti che sono riusciti a ricavare con la loro fatica. Fare l’orto richiede, oltre la passione, pazienza e cura per il terreno, il più delle volte lavorando in silenzio, ora per seminare, ora per strappare le erbacce, ora anche per annaffiare e attendere la maturazione dei prodotti”.
“In altre parole – ha proseguito Fontana – l’orto diventa il centro del proprio progetto di vita nonché uno strumento di aggregazione sociale: grazie a esso si condividono esperienze per risolvere problemi che potrebbero compromettere la raccolta, si scopre l’importanza del tempo atmosferico, da cui dipenderanno malattie, erbacce, la presenza di insetti e di lumache, ecc…). Durante le mie visite agli orti, sentivo dire che il 2015 è stato un anno record per la raccolta di pomodori e cetrioli, ma anche di patate, zucchine piselli e vari tipi di insalata. Certo, la caldissima estate di quest’anno ha favorito l’eccezionalità del raccolto, ma a incrementarne ancora di più l’abbondanza, io penso che sia è stata anche la dedizione e l’amore di coloro che fanno l’orto, e l’orto giustamente li ricambia, perché è proprio vero che l’orto cura chi si prende cura di lui”
Expo Monte Marenzo punta a dimostrare come a livello locale si possa produrre del cibo sostenibile, a chilometro zero, con il sole, la luna, olio di gomito, acqua e passione.
“Si stima che questi 75 orti consentirebbero un apporto di frutta e verdura sufficiente per soddisfare 430 persone – prosegue Fontana – L’obiettivo dell’iniziativa, così come quello dell’Esposizione Universale di Milano, è quello di ripensare alla propria alimentazione affinché si possano adottare stili di vita e alimentari sostenibili incentivando, anche nelle nuove generazioni, la passione e il rispetto per la natura”.
Infine sono state premiate con una pergamena dal sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo le seguenti persone: Giovanni Ravasio che coltiva l’orto da oltre 80 anni, ha ritirato il premio il figlio Paolo Ravasio; Fabrizio Colombo che ha coltivato quest’anno per la prima volta l’orto. William Carenini il più giovane orticoltore di Monte Marenzo.