VALMADRERA – Neve e pioggia stanno facendo rientrare l’emergenza inquinamento delle ultime settimane che hanno costretto grandi città come Milano e Roma a decisioni drastiche come il blocco delle auto, ma se l’aria del capoluogo lombardo ha visto un miglioramento con l’inizio del nuovo anno, alti livelli di smog sono stati invece registrati nel lecchese, i più alti a Valmadrera lo scorso due gennaio.
Nel comune dell’hinterland lecchese le polveri sottoli hanno toccato una concentrazione di 86 μg/m³ (il limite è di 50 μg/m³) contro i 49 μg/m³ di Milano I valori di lunedì registrati dalla centralina di Valmadrera, dopo le ultime precipitazioni sono scesi di nuovo sotto il limite seppur di poco (45 ) ma il dato preoccupa il sindaco Donatella Crippa.
“E’ un dato che ci preoccupa ma che riteniamo frutto della casualità. Da inizio novembre ad oggi sono stati dieci i giorni di superamento dei limiti, a differenza di altri comuni della nostra regione che hanno registrato anche trenta giorni di superamento e con valori ben più alti. Quello che ci preoccupa è il senso di impotenza che abbiamo di fronte a questi superamenti.”
“Non si tratta – continua il Sindaco – di situazioni circoscritte, ma di problemi di ampia scala. Noi abbiamo invitato i nostri cittadini a limitare le temperature domestiche a 19°C e a non utilizzare i caminetti o stufe a legna, ma sugli altri fattori come quelli legati al trasporto cosa possiamo fare? Noi siamo pronti a bloccare il traffico anche domattina. Ma insieme a questa azione, che deve essere fatta su tutto il territorio lombardo, servono investimenti e non tagli sui trasporti pubblici e servono politiche di sistema con interventi coordinati che coinvolgono Governo, Regioni e Comuni.”
“A questo proposito – ribadisce il Sindaco – condividiamo pienamente quanto detto da Anci Lombardia circa il fatto che l’emergenza inquinamento atmosferico richiede un approccio integrato, obiettivi e strumenti condivisi e costanti nel tempo per poter ottenere risultati importanti che migliorino la qualità della vita dei cittadini.”
“E’ inutile continuare a costruire autostrade – fa eco l’Assessore all’ambiente Giampietro Tentori – e poi sperare che le polveri sottili calino. Servono investimenti sul trasporto pubblico locale ed incentivare la riqualificazione energetica degli edifici.”
Con riferimento alle esternazioni di alcuni cittadini che indicano nel forno inceneritore la causa del rimato lombardi delle polveri sottili l’assessore Tentori risponde:
“La termovalorizzazione non è sicuramente il futuro del trattamento dei rifiuti che a livello europeo si sta orientando verso il trattamento a freddo ed anche Silea sta cominciando a studiarne la fattibilità. Da qui però ad individuare nell’inceneritore di Valmadrera la causa degli sforamenti di strada ne passa. Significa non affrontare con serietà il problema Pm10. Periodicamente si hanno dei fermi impianti per manutenzione e se guardiamo in quei giorni i dati rilevati nella centralina di rilevazione della qualità dell’aria non vediamo cambiamenti del dato rilevato, anche per fermi impianto, come quello di novembre di un mese intero su una linea e di una decina di giorni sulla seconda. Basta guadare i dati degli ultimi dieci giorni rilevati dalle centraline di Merate e Monza, dove si registrano ben altri superamenti e per più giornate, per capire che il problema Pm10 sta in altre questioni: trasporti e impianti di riscaldamento. E’ lì che occorre lavorare perchè è lì che possiamo raggiungere i risultati migliori. Serve volontà politica, soprattutto da parte della Regione, per trasformare parole in fatti”.