CALOLZIO – “I cittadini non sono sudditi, devono essere rispettati, e non presi in giro con storielle tramite comunicati” queste le pesanti parole del consigliere di minoranza Marco Ghezzi, lunedì, in sede di consiglio comunale a Calolzio. Il tema, ampiamente discusso, ma sul quale sembra esserci ancora molto da dire, è la tangenzialina.
“Dopo una lunga attesa con soddisfazione è stata aperta, per me è un ottima cosa, è un buon risultato raggiunto anche da questa amministrazione, ma il lato negativo è il come ci si è arrivati…”, il capogruppo leghista, infatti, contesta i tempi prolungati di quasi due anni; “per divisioni interne che hanno condotto fino a una crisi di giunta, c’è stato questo allungamento incomprensibile dei tempi, ma due sono i fatti poco qualificanti: il danno all’apparato radicale degli alberi del viale del Lavello durante lo scavo per le colonnine ad uso del mercato e la chicca finale è stata l’apertura mancata all’ultimo minuto.”
L’accusa è che la finta-inaugurazione non sia dovuta al parere sfavorevole della commissione paesaggio provinciale, ma a una dimenticanza dell’amministrazione Valsecchi.
“Come successo alla notte bianca, vengono fornite storielle alla popolazione- continua Ghezzi, riferendosi alle polemiche di qualche mese fa e sull’assenza delle forze dell’ordine all’evento dei commercianti calolziesi- le fioriere, che tuttora non ci sono, sono solo una scusa dietro la quale un’amministrazione seria non può nascondersi! Presenterò un’ interrogazione per approfondire il grave fatto successo alla notte bianca!”.
Il primo cittadino Cesare Valsecchi risponde sostenendo che i ritardi accumulati sono in gran parte dovuti all’eredità della precedente amministrazione “perché il progetto è stato continuamente riorganizzato… le fioriere ci saranno, per ora è ancora area di cantiere, quella rimandata era solo un’apertura, non un’ inaugurazione, non c’è nessuna dimenticanza da parte nostra e nessuna storiellina raccontata ai cittadini!”.