“Roberto Castelli mi ha insultato. Sono pronto a querelarlo”

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Il consigliere comunale di maggioranza Ernesto Palermo (PD) è pronto a querelare Roberto Castelli, consigliere di minoranza tra le fila della Lega, nonchè ex  ministro della Giustizia e attuale viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Se dovrò spendere dei soldi li spenderò molto volentieri”, commenta Palermo. Poi calmo e pacato prosegue senza non battere ciglio nel ripercorrere l’accaduto durante l’ultimo consiglio comunale. “Lega e Pdl stavano discutendo animatamente sull’ultimo punto all’ordine del giorno, relativo alla richiesta di modifica del Patto di Stabilità presentata dai consiglieri Alfredo Marelli, Stefano Citterio (PD) e Giorgio Siani (Lega) – spiega il consigliere di maggioranza – A darsi battaglia erano Antonio Pasquini (Pdl) e Roberto Castelli (Lega). Al termine del loro animato confronto mi sono permesso di fare il mio intervento, chiedendo l’attenzione  dei consiglieri di maggioranza e di minoranza, ho dichiarato: ‘questi sono i politici che ci rappresentano a livello nazionale’. Apriti cielo, Castelli ha iniziato a insultarmi, dicendo che non capivo niente. Poi mi ha ricoperto di insulti: ‘Lei è un imbecille, un deficiente”, mi diceva e mi fermo qui, ma l’elenco è stato molto più lungo e offensivo”.

Voci di corridoio dicono che però gli è giunta una lettera di scuse… “Non è arrivato nulla e con me non si è scusato nessuno”, precisa subito Palermo.

Poi il consigliere del Pd cerca di dare una spiegazione all’acccaduto: “Forse, al viceministro dà fastidio che un meridionale del Partito Democratico sia tra i banchi della maggioranza a governare la ‘sua’ città. Certo è, che il suo attegiamento è stato spiacevole e indecoroso, ma non tanto nei miei confronti, quanto nei confronti della sua persona e della carica che ricopre. E pensare che solamente qualche tempo fa, quando ebbi un battibecco con il consigliere Colombo (Lega) nel cortile del Comune, proprio il viceministro mi feve un fervorino dicendomi di contenermi perchè ricoprivo un ruolo istituzionale e nel rispetto del luogo in cui mi trovavo… “.

Sl fronte opposto, abbiamo cercato di raggiungere il senatore Castelli telefonicamente, passando dalla segreteria Provinciale del partito. Il segretario provinciale Ferdinando Ceresa ci fatto sapere: “Contatto io il senatore e lo metto in contatto con la vostra redazione”. Per ora non abbiamo ricevuto telefonate. Ovviamente se ci sarà una replica siamo pronti a ospitarla.