E’ in fermento la raccolta firme per l’istituzione del Registro per il Testamento Biologico nel Comune di Lecco. In piazza Garibaldi da questa mattina è presente un gazebo dove è possibile sottoscrivere l’iniziativa promossa da: “Qui Lecco Libera“, Cellula Luca Coscioni, “Renzo e Lucio“, Cgil e Arci.
Al raggiungimento di 400 firme verrà presentata in Comune la petizione popolare, per portare in Consiglio comunale la delibera. “Ne abbiamo già raccolte 300 – spiega Duccio Facchini di Qui Lecco Libera – contiamo di superare il numero minimo di 400. E’ una bella battaglia ma siamo fiduciosi”.
Ma cos’è il testamento biologico e soprattutto a cosa serve?
“In parole semplici – prosegue Facchini – chiediamo al Comune di dotarsi di un registro dove protocollare i Testamenti Biologici dei cittadini lecchesi residenti a Lecco, che possono liberamente dare le proprie disposizioni anticipate di trattamento terapeutico. In modo tale che, qualora si fosse impossibilitati a dare il proprio consenso informato (per esempio come nel caso di Eluana Englaro, ndr) non si rieschierebbe di essere discriminati”.
In altre parole, è l’espressione della volontà da parte di una persona, fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.
“L’Amministrazione comunale – conclude Facchini – è un ente al servizio dei suoi cittadini e, come tale, deve garantire a tutti pari diritti realizzando, come altri Comuni italiani, il servizio laico e costituzionale rappresentato dal Registro del Testamento Biologico”. E in Italia sono 36 i Comuni in cui il Testamento Biologico è già stato attivato, tra questi Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Ferrara, Forlì, Terni, Mestre, Napoli, Novara, Perugia, Roma, Savona, Trieste, Udine, ma anche comuni più piccoli come Botticino (Brescia), Cormons (Gorizia), Rionero in Vulture (Potenza) per citarne alcuni.
I prossimi presidi per la raccolta firme sono in programma sabato 7 maggio, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30, in piazza Garibaldi; domenica 8 maggio, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30 in via Cavour, angolo via Cairoli.
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