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RUBRICA – In gravidanza, come pure durante l’allattamento, occorre seguire una dieta equilibrata e sana, che fornisca all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno per affrontare al meglio le trasformazioni a cui andrà incontro e per assicurare al feto una crescita ottimale.
Nei nove mesi della gravidanza, infatti, il corpo è sottoposto ad un carico di lavoro maggiore per prepararsi ad accogliere la nuova vita e per nutrire il feto.
Ecco perchè in alcuni casi è utile completare l’alimentazione, che comunque deve essere varia e ben equilibrata, con alcuni integratori vitaminici.
I nurienti che non devono mancare durante la maternità e che quindi vengono in genere somministarti sottoforma di integratori, sono acido folico, ferro, calcio, magnesio e omega 3.
L’acido folico, o vitamina B9, è indispensabile nell’alimentazione della gestante fin da due o tre mesi prima del concepimento e durante tutto il primo trimestre. Serve a favorire la corretta formazione del sistema nervoso del bambino, riducendo il rischio di spina bifida. L’acido folico si trova naturalmente nel lievito di birra, nei cereali e in alcuni legumi e verdure, ma, vista la sua essenzialità, viene in genere consigliato alla donna in gravidanza di assumere delle compresse di tale sostanza. Il quantitativo giornaliero è pari a 400 microgrammi.
Il ferro è utile per limitare il rischio di anemia, abbastanza frequente durante tutta la gestazione. L’approccio alimentare prevede il consumo di carne (manzo, pollo,…), legumi, verdure, noci e mandorle. Per aiutare l’assorbimento del ferro si possono assumere contemporaneamente cibi ricchi in vitamina C, quali fragole, kiwi, arance. Se la donna è a rischio anemia, occorre integrare questo elemento. In caso di anemia accertata, la quantità di ferro da assumere varia dai 60 ai 120 milligrammi al giorno. Come prevenzione sono sufficienti 30 milligrammi al dì, sempre in associazione con la vitamina C.
In gravidanza e durante tutto l’allattamento, il fabbisogno giornaliero di calcio aumenta. Il calcio serve per prevenire la preeclampsia (gestosi), il rischio di parto prematuro e per rinforzare lo scheletro di mamma e bambino. Questo minerale è necessario soprattutto dalla venticinquesima settimana di gestazione, in quanto un suo deficit favorisce la comparsa delle contrazioni. Cibi ricchi di calcio sono il latte e i suoi derivati, il tuorlo d’uovo, i legumi e la frutta secca.
Il magnesio aiuta, insieme al calcio, a prevenire la preeclampsia e a favorire la crescita del feto nell’utero. L’apporto giornaliero necessario è di 450 milligrammi. Il magnesio si trova in legumi, cavoli, carote, avena, fichi, noci e mandorle.
Gli acidi grassi omega 3 contribuiscono al giusto sviluppo delle funzioni cognitive e visive del bambino e sembra riducano il rischio di depressione post parto nella madre. Sono ricchi di omega 3 alcuni tipi di pesce, i crostacei, l’olio di lino, le noci e le mandorle.
Al di fuori delle vitamine e dei sali minerali specifici per la gravidanza, occorre fare molta attenzione agli altri integratori alimentari, anche se “naturali”. La maggior parte di essi non sono infatti stati testati sulle gestanti e potrebbero creare seri problemi alla salute della mamma e al corretto sviluppo del feto. Anche le dosi dei nutrienti devono essere tenute sotto controllo: un eccesso di vitamina A, ad esempio, può provocare gravi malformazioni fetali.
Nel momento in cui si pianifichi una gravidanza o si scopra di essere incinta, il consiglio è, sempre e comunque, rivolgersi al medico di fiducia affinchè dia le giuste indicazioni per vivere questo meraviglioso periodo serenamente e responsabilmente.
Dottoressa Antonella Invernizzi
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