TORRE DE BUSI- “Era una donna riservata e discreta, ma comunque conosciuta da tutti qui, era molto legata e amante di questi territori”, ricorda così, Maria Adeodata Losa, il vicario Don Roberto Trussardi, una delle ultime persone ad averle parlato, e che nel pomeriggio di domenica ha recitato, in memoria dell’anziana trovata morta sabato mattina, il rosario comunitario, nella chiesa di Sogno.
“Ho visto le due sorella Losa, martedì scorso, per la Comunione, erano circa le 10, non ho notato paure, non mi hanno confidato nessuna preoccupazione, anzi come al solito mi sono parse serene e tranquille”, queste le parole del parroco ancora incredulo, che ai fedeli riunitisi in chiesa ha detto: “stiamo vivendo nel perché sia stato compiuto tale gesto, non riusciamo a dare una risposta…la risposta è la preghiera”.
L’alone di mistero che ha avvolto la tranquilla frazione montana negli ultimi due giorni rendendola nota alla cronaca nera ha lasciato posto al cordoglio, ma anche alla paura, soprattutto da parte degli anziani residenti.
I carabinieri hanno tolto il nastro che bloccava l’accesso alla scalinata che conduce fino all’abitazione in cui Maria Adeodata viveva con la sorella maggiore, Leonilda, costretta a letto. Il corpo dell’anziana sarebbe stato ritrovato, brutalmente accoltellato, in cucina, dalla nipote Cristiana Bonacina, mentre nell’abitazione i fornelli del gas erano accesi.
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