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CALOLZIO – La decisione sarà nelle mani dei cittadini che potranno esprimere la preferenza di unirsi a Bergamo o Como-Monza a riguardo della questione della aree vaste in un referendum. Tutti d’accordo, durante il consiglio comunale a Calolzio che, con voto unanime, si è anche impegnato nella trasmissione del documento agli altri comuni e alla provincia di Lecco, nonché in un’opera di informazione.
Il provvedimento mira a coinvolgere i sei comuni della Valle San Martino, per evitare una situazione a macchia di leopardo, “ci interessa che voti tutta la Valle, non può avvenire che Erve vada in una direzione e Calolzio in un’altra, dobbiamo rimanere uniti”, così il primo cittadino Cesare Valsecchi, che ha espresso più volte la convinzione che in questo delicato passaggio si debbano ascoltare in primis i cittadini.
Nutre qualche dubbio a tal proposito l’assessore Paolo Cola, “ho parlato con persone che hanno firmato per Bergamo, chiedendo loro il perché – riferendosi alla petizione nella quale è impegnato il comitato Val San Martino con Bergamo- ma nessuno sa rispondere e neanche io, i cittadini non sono informati, la mia paura è che vengano fatte delle aree vaste come somma delle provincie di adesso, credo che prima di esprimersi si debba fare chiarezza”. Di certo già in tantissimi hanno aderito alla petizione che procede con un ritmo di 500 firme settimanali.
Paventata anche la soluzione che prevederebbe la fusione dei sei comuni in un unico ente territoriale le cui opinioni avrebbero certamente maggior peso all’interno della futura area vasta, scongiurando, così, il rischio si essere solo una periferia.
Di certo la questione resta spinosa, ma più “sentita” che mai dai cittadini; il prossimo incontro è previsto a Carenno, il 7 luglio, in un’assemblea pubblica in cui interverranno Flavio Polano, presidente della provincia di Lecco, e Matteo Rossi, presidente della provincia di Bergamo.
