LECCO – Dopo il lago d’Iseo, la Goletta dei laghi, la campagna di Legambiente di monitoraggio e informazione sullo stato di salute dei principali laghi italiani, è sbarcata oggi sul Lario. I tecnici e i biologi dell’equipaggio sono già al lavoro per i campionamenti microbiologici delle acque, con l’ausilio di un laboratorio mobile di analisi.
Per 3 giorni gli esperti preleveranno campioni d’acqua in diversi punti considerati sensibili lungo tutte le sponde, sia per l’elevata attività antropica che per la l’affluenza di scarichi nel bacino. La Goletta dei laghi di Legambiente, realizzata in collaborazione con Coou, consorzio obbligatorio degli oli esausti e Novamont, è una campagna itinerante che dal 2006 interessa i maggiori laghi della penisola, per la tutela di un patrimonio troppo spesso minacciato da inquinamento, illegalità, speculazioni edilizie, scarichi abusivi e tentativi di privatizzazione.
Il tour si snoda attraverso 5 regioni toccando ben 11 laghi, alla ricerca delle principali criticità che riguardano non solo le acque, ma l’intero sistema territoriale lacuale.
Per la prima volta in Italia viene condotto anche un monitoraggio sulle microplastiche, secondo un protocollo impiegato fino ad oggi solo per le acque dei mari. Vengono raccolti campioni di acqua superficiale in diversi laghi, utilizzando una manta a strascico dotata di una particolare rete a maglia ultrafine, in grado di catturare le microparticelle. L’intero progetto gode della collaborazione scientifica di Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e dell’università Università Ca’ Foscari di Venezia. Una novità importante che consentirà di costruire un’attenta analisi delle microlitter presenti nell’acqua e realizzare il primo studio sullo stato d’inquinamento dei laghi italiani per quanto riguarda questa tipologia di sostanze.