OGGIONO – Quattro anni e otto mesi di pena: è la condanna richiesta dal pubblico ministero nei confronti di Guido Milani, fondatore di “Ragazzi e Cinema”, accusato di prostituzione minorile, violenza sessuale e cessione di stupefacenti.
Si è svolta giovedì l’udienza preliminare del procedimento che, oltre all’oggionese Milani, vede coinvolto anche il sacerdote milanese don Alberto Paolo Lesmo, anch’esso accusato di prostituzione minorile.
Il sacerdote, secondo gli inquirenti avrebbe adescato un giovane, all’epoca dei fatti (tra il 2010 e il 2011) 15enne, attraverso una chat e, sempre stando a quanto emerso delle indagini, avrebbe pagato il ragazzino per ottenere prestazioni sessuali. Anche Milani, che respinge le accuse, avrebbe conosciuto lo stesso ragazzo via web, lo stesso con il quale, questa è l’accusa, avrebbe fatto sesso in cambio di denaro e cocaina.
L’inchiesta sarebbe scattata nel 2011 dopo le dichiarazioni dal ragazzo, assistito dai servizi sociali. Il giovane, secondo quanto emerso, stava vivendo un periodo di difficoltà e il vizio della droga lo avrebbe spinto a prostituirsi per acquistare lo stupefacente, trovando clienti attraverso il web. Di qui il presunto incontro con il sacerdote e Guido Milani, accusato anche di un episodio di violenza sessuale nei confronti del minore.
Durante l’udienza preliminare, il pubblico ministero Giovanni Polizzi ha avanzato al gup una richiesta di condanna e pena a 3 anni e 4 mesi per il sacerdote e di 4 anni; più pesante la condanna richiesta invece per Milani. Il suo legale, l’avvocato Renato Pulcini, del Foro di Brescia, preferisce non rilasciare dichiarazioni almeno fino alla sentenza che potrebbe giungere il prossimo martedì, 12 luglio.