MANDELLO – “L’inizio e la fine. L’inizio è la fine. La sincerità di fango e roccia. Sfioro muri antichi per sentire il battito di ciò che ebbe origine nella terra. I muri come pelle umana… la carne che fa da intonaco… feriti, erosi, demoliti, rovinati, esposti, squartati, vandalizzati, violati… per poi essere ricostruiti, ristrutturati, ricoperti, sanati, abbelliti, amati. Ma sotto sotto i segni rimangono e sussurrano se si sta a vedere e ad ascoltare invece che guardare…”.
Classe 1978, Clarisse Beattie vive da nove anni a Mandello, dove ha esposto tra fine febbraio e inizio marzo di quest’anno. Ora l’artista di origini irlandesi, in Italia da quindici anni, torna a proporre le sue opere ancora a Mandello. Non più però presso la sala civica di Molina ma nella sala polifunzionale del Lido comunale, dove esporrà da lunedì 18 luglio e domenica 24 luglio.
La Beattie ha frequentato l’Accademia nazionale di Arte e design a Dublino dal 1997, laureandosi in Belle arti e storia dell’arte nel 2001. Ha esposto a Cork, Dublino e Atene e, come detto, nei mesi scorsi a Mandello.
Le opere degli ultimi mesi sono molto diverse e più personali rispetto a quelle precedentemente esposte, ma hanno comunque come stessa origine le strade, le case e i muri di Mandello.
Per questo saranno presenti anche lavori più figurativi dello scorso anno. Accostati ai nuovi rappresenteranno il percorso verso il vedere, lasciare che i segni, anche i più piccoli e apparentemente insignificanti, parlino con risonanza personale. Entrare nel microscopico e trovare interi mondi infiniti.
La mostra che Clarissa Beattie allestirà al Lido di Mandello potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, domenica dalle 9 alle 13.