LECCO – Il comune di Lecco si appresta ad aderire al Patto dei Sindaci e alla redazione di un piano strategico per l’energia solare (PAES), è stato infatti presentato, mercoledì sera, in commissione il patto che porterà i comuni a ridurre le emissioni di CO2 di oltre il 40% entro il 2030 e ad adottare un approccio integrato per affrontare la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Promosso dalla Commissione Europea lo scorso 2008 il patto dei sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori.
“Il comune di Lecco è da tempo impegnato sul fronte della promozione dell’efficienza e del risparmio energetico e dall’uso di fonti rinnovabili – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Ezio Venturini – è stata costante, in questi anni, l’attenzione dell’amministrazione comunale verso le problematiche ambientali, soprattutto se rilevanti per la salute pubblica. Per questo motivo Lecco ha sempre osservato particolare attenzione per le politiche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, attraverso l’attività per il controllo degli impianti termini, per la mobilità sostenibili, tramite piedibus e bike sharing, per la formazione e sensibilizzazione ambientale, grazia alla giornata del verde pulito e l’iniziativa “M’illumino di meno”, tutti interventi mirati all’energia sostenibile”.
“Da queste grandi attenzioni – ha proseguito l’assessore – è arrivata la decisione di aderire al Patto dei sindaci che si divide in tre fasi: La prima fase, la firma, prevede l’adesione al formale Patto dei sindaci, la definizione di adeguate strutture amministrative mediante la costituzione di un gruppo di lavoro interno o esterno all’ente, lo sviluppo dell’inventario di Base delle emissioni entro 1 anno dalla data di adesione, lo sviluppo del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes) entro un anno dalla data di adesione”. Il PAES è il documento chiave che mostra come i firmatari del patto raggiungeranno il proprio obiettivo di riduzione di CO2 (-20%) entro il 2020.
La seconda fase invece include, l’attivazione del PAES che diviene lo strumento per dare impulso ai cambiamenti di abitudini e all’impegno dei cittadini, e il monitoraggio del piano che permette un miglioramento continuativo del processo.
La terza infine prevede ogni 2 anni il rapporto sull’attuazione del PAES, per verificare la conformità dei risultati intermedi a fronte degli obiettivi previsti in termine di misure attuate e di riduzioni di emissioni di CO2, e ogni 4 anni il rapporto completo, una relazione che includa un inventario di monitoraggio delle emissioni ed i risultati quantitativi delle azioni attuate, quali risparmi energetici, produzione di energia rinnovabile e riduzione delle emissioni di CO2.
“Un progetto ambizioso, non semplice da realizzare, che sarà possibile far divenire realtà solo grazie all’impegno quotidiano di ognuno di noi, che si configura come un grande passo verso la sostenibilità ambientale” ha concluso Vittorini.
La decisione definitiva ora spetta al consiglio comunale, ma dalle parole dell’assessore Venturini si evince che Lecco ha tutte le carte in regola per firmare questo patto, rispettarlo e concluderlo nel migliore dei modi.