LIERNA – “La musica rende gli uomini liberi”. Aveva ragione Bob Marley. E non solo. La musica unisce, crea ponti. Come quello della serata svoltasi nel fine settimana a Punto Grumo di Lierna.
Un ponte fatto di rap italiano e africano, grazie ai tanti ragazzi che si sono dati il cambio sul palco, a iniziare dal giovane liernese Stex per arrivare a Kalimol Suso, rapper professionista gambiano. Di qualche anno più “vecchio” di Stex, proviene dall’Africa, parla una lingua diversa, abita in un campo profughi ma canta con la stessa passione.
E poi Ibo Zon, senegalese, un ragazzo timido, educato e gentile. Sul palco esce però tutta la sua passione e lui nei suoi testi racconta la propria storia, perché ha lasciato il suo Paese per venire qui, rischiando la vita su un barcone.
Da Piacenza è arrivato anche un altro rapper rifugiato, Mago, appositamente per cantare sul palco liernese. Italiani e africani insieme, come Most-D e Ste, rapper lecchesi del gruppo Ndp, che hanno duettato con Ibo.
La musica allontana per un po’ i pensieri tristi. “Canta che ti passa”… E figuriamoci se poi si balla, come ci si sente bene.
A caricare di energia la pista da ballo con una playlist ideata proprio per la serata ha pensato Giordana, mandellese, con la sua ora di zumba, aperta con un brano significativo: “Je suis noir / Je suis blu / Je suis jaune / Je suis blanc / Je suis un être humain comme toi / Je suis chez moi”.
“Siete a casa vostra”, ha gridato. E sotto il palco africani e italiani ballavano insieme, perché la musica unisce e rende liberi.
“Ringraziamo tutti coloro i quali hanno creduto in questa iniziativa – dice Alice Bianchi a nome del gruppo di volontari di “Lezioni al campo” – collaborando alla buona riuscita dell’evento. In particolare “Linee Lecco” e l’amministrazione comunale di Lecco, che ha fornito gratuitamente una corsa di autobus per il rientro a Lecco di molti partecipanti”.