“Tree of life”

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Opera cinematografica per pochissimi, e temo che io non faccia parte di questa cerchia ristretta. O lo si ama o lo si odia. Ma intanto ha vinto la Palma d’Oro a Cannes lo scorso maggio dove è stato apprezzato e criticato allo stesso tempo.

Terrence Malick (regista di sole cinque pellicole: La rabbia giovane, I giorni del cielo, La sottile linea rossa, Il nuovo mondo, Tree of life) vuole decisamente colpire e far riflettere il suo pubblico. Con Malick nulla è facile ma tutto è sofferto: ha perfino modificato il copione di giorno in giorno durante le riprese e non ha imposto agli interpreti di ripetere letterariamente le battute.

I dialoghi sono molto pochi, tutto si gioca sulle immagini e le inquadrature. Infatti l’impatto visivo di Tree of life è notevole: le immagini sono talora addirittura indecifrabili tanto che qualcuno ha accusato Malick di snobismo come se volesse raccontare una storia a se stesso e non ad altri. Ma Brad Pitt, uno dei protagonisti, ha dichiarato: “Questa è poesia!”.

Le frasi: “Ci sono due modi per affrontare la vita: lo stato di natura e lo stato di grazia”

Scheda del film
Nazione: USA
Anno: 2011
Genere: drammatico
Durata: 139’
Regia: Terrence Malick
Attori: Sean Penn, Bradi Pitt, Joanna Going, Fiona Shaw, Tom Townsend, Jessica Chastain, Jackson Hurst, Crystal Mantecon, Losa Marie Newmyer, Pell James, Tamara Jolaine, Jennifer Sipes, Will Wallace

Trama. Texas, anni Cinquanta. Jack cresce tra un padre autoritario ed esigente e una madre dolce e protettiva costretto a condividerla con i due fratelli che vengono dopo di lui. Poi la tragedia: uno dei suoi fratelli muore a soli diciannove anni. La madre è sconvolta e non accetta la perdita subita.

La vita, la morte, l’origine, la destinazione, la grazia di contro alla natura.

L’albero della vita che è tutto questo, che è di tutte le religioni e anche darwiniano, l’albero che si può piantare e che sovrasta, che è simbolo e creatura, schema dell’universo e genealogia di una piccola famiglia degli Stati Uniti d’America, immagine e realtà.

Il trailer

Francesca Numerati