VARSAVIA – Se ne va uno dei massimi intellettuali contemporanei: è morto all’età di 91 anni, Zygmunt Bauman, filosofo e sociologo polacco.
Il teorico della ‘Società Liquida’ era nato a Poznan nel 1925. Attualmente insegnava a Leeds in Inghilterra. Grande conoscitore della postmodernità era stato a Lecco nel marzo del 2016, ospite di punta della rassegna Leggermente.
Nel capoluogo manzoniano aveva presentato “Stato di Crisi”, realizzato insieme al prof. Carlo Bordoni, sociologo e scrittore fiorentino che lo ha affiancato nella stesura della sua ultima fatica “Stranieri alle porte”, la cui uscita è stata annunciata proprio nel corso dell’appuntamento lecchese al teatro della Società stracolmo di spettatori.
“L’uomo oggi vive nell’inconsapevolezza del proprio futuro – aveva sottolineato Bauman – del lavoro che rischia di perdere da un giorno all’altro, lasciandolo senza prospettive certe su cosa sarà il domani. Questo perché non è più possibile garantire la piena occupazione come accadeva in passato”. Il risultato? “Un’insicurezza strisciante” e l’atteggiamento sempre più di chiusura verso il prossimo.
E’ in questo contesto che nasce la paura dell’altro ed è qui che si acuisce il timore per l’emergenza migratoria in atto. “Temiamo lo straniero, non per quello che è realmente ma per quello che potrebbe fare e che non conosciamo. Cresce il bisogno di sicurezza che oggi si esprime nei militari, nelle forze dell’ordine. Tutti vorremmo sconfiggere l’insicurezza ma non sappiamo ancora quale sarà il prezzo da pagare”.
QUI IL VIDEO DELL’INCONTRO CON BAUMAN A LECCO
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