Perfezionato l’atto di acquisto dello stabile di Corso Promessi Sposi di proprietà del Comune da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) – Istituto per l’Energia e le Interfasi Unità di Lecco (Ieni) per una spesa di circa 4 milioni e mezzo di euro.
“Quello di oggi non è un semplice passaggio di proprietà – ha spiegato la dottoressa Francesca Passeretti Responsabile Unità di Lecco – Ora l’Unità di Lecco ha più potenzialità di sviluppo sia dal punto di vista della struttura, che da quello del personale e degli interventi”.
“Questa operazione ha portato il Cnr a radicarsi sul territorio”, ha proseguito il sindaco di Lecco Virginio Brivio che ha usato la metafora della famiglia che dopo anni di affitto decide di acquistare casa, dando così un segnale forte e chiaro della volontà di rimanere a Lecco.
Vico Valassi, presidente della Camera di Commercio di Lecco e componente del Consiglio di Amministrazione del Cnr, guarda con ottimismo al passo appena compiuto, ma ricorda: “C’è da lavorare ancora molto. Questo è solo l’inizio”.
Dopo un intervento introduttivo del dottor Ausonio Tuissi, primo ricercatore Unità di Lecco, si sono aperte le porte dei laboratori di Sintesi, Deformazione platica e Caratterizzazione dei materiali metallici. Un tour a 360° all’interno della centrale operativa del Cnr di Lecco e che ha visto nelle vesti di “ciceroni” gli stessi ricercatori che lavorano all’interno della struttura: Carlo Biffi, Carlo Fanciulli, Paola Bassanini, Elena Villa, Simone Pitaccio, Riccardo Casati, Stefano Viscuso e Matteo Codecasa.
E’ qui, nell’Unità di Lecco del Cnr, che hanno preso vita materiali come i metalli a memoria di forma (Sma) che una volta deformati sono in grado di ritornare ad assumere le caratteristiche originali oppure i metalli superelastici che non si deformano mai o ancora le schiume metalliche. Ci sono poi i nuovi prodotti semilavorati, ovvero partendo da lingotti si arrivano a produrre barre, lastre, molle e fili ultrasottili fino a 25 micron. Per capacitarsi dell’infinita sottigliezza di questi materiali basta sapere che il diametro di un capello varia dai 65 ai 78 micron. Non mancano le ricerche e gli studi sulla
termoelettrcità ovvero quella tecnologia che permette di convertire il calore in elettricità. Ovviamente tutti materiali menzionati trovano poi applicazioni in ambito industriale in svariati settori, persino in quello biomedicale , dove per esempio in particolari tutori per le articolazioni vengono utilizzate proprio le leghe a forma di memoria (Sma). Va da sé che sono numerose le aziende che si avvalgono del Cnr per realizzare progetti di ricerca e sviluppo e individuare così soluzioni innovative nel proprio settore.
Presente a Lecco da 1994 grazie a un accordo tra Comune, l’associazione di industriali Centro Innovazione Lecco, il Cnr è divenuto sempre più importante sul territorio configurandosi come centro di metallurgia avanzata unico i Italia e tra pochi in Europa costituendo così una risorsa importante per il mondo accademico e pe il tessuto industriale. Il Cnr ha inoltre attivato collaborazioni con l’Università e enti di ricerca italiani ed esteri ma non solo, ma ha anche dato vita a un’azione di trasferimento tecnologico e di “know how” alle aziende. La presenza sul territorio si è intensificata anche stringendo rapporti di collaborazione con eccellenze quali il Politecnico, L’Istituto Medea dell’associaizone La Nostra famiglia di Bosisio Parini e la Clinica Vila Beretta dell’ospedale Valduce. Attualmente il Cnr vanta un personale composto da: 10 ricercatori, 7 tecnici, 3 assegnatisdti di ricerca, 1 associato, 1 visiting professor e 4 tesisti per un totale di 26 persone.