LECCO – Quello delle infrastrutture inadeguate e dei limiti alla viabilità continua ad essere un elemento critico per le imprese e per tutto il territorio e, sul tema, interviene nuovamente il Direttore Generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori, all’indomani delle limitazioni poste per il ponte di Brivio.
“Che la sicurezza venga prima di tutto non ci sono dubbi – evidenzia Giulio Sirtori – e proprio a questo proposito, viste le limitazioni, senza significativi approfondimenti tecnici, che si moltiplicano per il transito di carichi pesanti lungo strutture che fino a poco tempo fa potevano essere utilizzate da mezzi con quelle stesse caratteristiche ci chiediamo: abbiamo rischiato la vita sino ad ora?”.
“Se oggi risulta lampante, a causa di eventi purtroppo tragici, che uno dei grandi condizionamenti del territorio non è solo la carenza infrastrutturale ma che siamo di fronte anche ad una manutenzione insufficiente – continua il Direttore Generale dell’Associazione – la soluzione non può certo essere solo quella di aggiungere limitazioni a limitazioni, che vanno a sommarsi ai gravi ritardi nelle concessioni delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, con ricadute evidenti sull’operatività delle imprese”.
“Ci troviamo in un vero e proprio stato di emergenza che richiede decisioni veloci e soprattutto azioni, che ancora non vediamo, al di là della volontà delle singole Istituzioni – conclude Giulio Sirtori – Una ricognizione puntuale rispetto allo stato complessivo delle infrastrutture non è più rimandabile ed è il primo passo per poter avviare, in primo luogo, gli interventi determinanti per ripristinare una normale viabilità e, in una logica di medio e lungo periodo, una strategia in materia più completa e necessaria per guardare allo sviluppo del territorio”.