MONTICELLO BRIANZA – Da Bianchini a Bitani, da Ballerini a Pistolato. Parte iterfestival, il festival letterario promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi e Peregolibri.
Una carrellata di appuntamenti da non perdere per la prima settimana di iterfestival, la kermesse che porta in Brianza una trentina di eventi legati al tema della lettura, nata per volere del Consorzio Brianteo Villa Greppi e di Peregolibri, qui insieme nel proporre la prima edizione di un nuovo festival culturale.
Ad aprire ufficialmente la rassegna sarà l’incontro con Lorenzo Zumbo, insegnante di Lettere e viaggiatore che giovedì 20 alle 21 (nella sede di Peregolibri) parlerà del suo libro Il vento contapassi e rifletterà sulla filosofia del viaggio, tema, quest’ultimo, dell’intero festival. Una serata durante la quale avventurarsi, seguendo il romanzo di Zumbo, nel paesaggio siciliano, il tutto accompagnato da una degustazione di prodotti tipici dell’isola.
Venerdì 21 alle 18.30 (Aula Civica, via Cesare Cantù 4, Barzago), il primo aperitivo letterario in cartellone: protagonista sarà Gianluca Alzati, insegnante brianzolo autore del volume Welcome to insomnia.
Ma la prima settimana di festival porta in Brianza alcuni dei nomi di punta dell’intera edizione: attesa per la serata di venerdì e la mattinata di sabato, infatti, la scrittrice Monique Pistolato, protagonista di due diversi appuntamenti.
Si parlerà del suo ultimo libro, Sotto il cielo di tutti, nella serata fissata per le 21 di venerdì al Centro Congressi Villa Biffi di Rancate di Triuggio: una raccolta di novelle che assomigliano a sogni, il volume, ma il cui contesto è la vita di ogni giorno, le nostre città, la nostra fatica di vivere.
Il giorno seguente la scrittrice sarà, invece, a Villa Greppi (Monticello Brianza) per un laboratorio sulla lettura condivisa e sull’amore per i libri dal titolo Cari Libri: fissato per le 10, l’evento vedrà Pistolato esporre ai partecipanti un possibile sentiero operativo per i gruppi di lettura (Prenotazione consigliata all’indirizzo: attivitaculturali@villagreppi.it).
Ospite della kermesse sempre sabato 22, ma alle 18.30 presso la Sala Conferenze “Sandro Pertini” della Biblioteca comunale di Bulciago, Stefano Corbetta, autore di Le coccinelle non hanno paura e protagonista di un nuovo aperitivo letterario, mentre in serata toccherà a uno degli ospiti più attesi: lo scrittore e conduttore radiofonico Luca Bianchini, che a iterfestival parlerà del suo libro Nessuno come noi (alle 21, presso la Fondazione Scola ex Sala del Coro via Cavour 27, ex Monastero Brugora di Besana Brianza).
Un romanzo, questo, ambientato nella Torino di fine anni Ottanta e che racconta di tre compagni di classe, Vince, Cate e Spagna, il cui equilibrio sarà sconvolto dall’arrivo di un nuovo studente, Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po’ arrogante.
“In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese – così nella presentazione del libro – Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze”.
A chiudere il primo weekend della kermesse altri due scrittori da non perdere: domenica 23 aprile alle 16.30, “La Casetta” di via del Fontanile 8 a Montevecchia, ospiterà lo scrittore per ragazzi Luigi Ballerini, protagonista di una merenda con letture tratte da La nuova pasticceria Euforbia, romanzo che racconta di un incontro tra la maestra pasticcera Euforbia e un profumiere che, dopo aver creato fragranze famose, teme ora di aver perso l’ispirazione.
Infine l’appuntamento con lo scrittore ed educatore afgano Farhad Bitani, ultimo figlio del Generale Mohammad Qasim, al festival per parlare del suo L’ultimo lenzuolo bianco. L’evento, fissato per domenica 23 alle 21 (presso la Biblioteca civica Mons. Galbiati di via Nazario Sauro – Verano Brianza), sarà un’occasione per conoscere un uomo cresciuto nella violenza, nella guerra, nel fondamentalismo, e ora desideroso di raccontare senza filtri quanto vissuto.
Figlio di uno dei generali mujaheddin che hanno sconfitto il potere sovietico e più tardi perseguitato dai talebani, Bitani «parla di molte cose – scrive Domenico Quirico, reporter sequestrato in Siria nel 2013 – l’odore della guerra: fumo, sudore pane stantio e immondizie. È l’odore delle cose che non sono più e non sono ancora morte. Racconta cose terribili e piccoli gesti della vita quotidiana che, in quello spazio, hanno un significato arcano e difficile».
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
Brochure con il programma dettagliato
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