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LECCO – E’ appena trascorso un anno dalla chiusura del Caffé del Teatro: era il 1 maggio del 2016 quando Alberto Ghezzi, storico titolare del bar di Piazza Garibaldi, dopo 12 anni di gestione, ha abbassato per l’ultima volta la serranda del locale.
Un anno e ancora quella saracinesca resta calata sull’esercizio pubblico situato proprio accanto al Teatro della Società che, a breve, chiuderà anch’esso per i necessari lavori di ristrutturazione di cui non si conoscono ancora le tempistiche.
Di certo, rassicurano dal Comune, al di la dell’opera di restauro del teatro cittadino che lo renderà inservibile per la prossima stagione culturale, il bar riaprirà.
“Attendiamo entro dieci giorni la relazioni dei tecnici per capire come rendere autonomo l’impianto di riscaldamento del locale da quello del teatro, oggi invece condiviso dai due immobili. Se si tratta quindi di un intervento semplice di cui può occuparsi il Comune oppure se mettere questi lavori nel bando di gara per la gestione del bar. In quel caso l’importo dell’affitto potrebbe essere derubricato ad una cifra più bassa” spiega l’assessore al Patrimonio, Corrado Valsecchi.
Proprio la questione dell’affitto, raddoppiato in seguito al rialzo nell’asta pubblica indetta nel 2010 dal Comune per riaffidare il locale, aveva messo in seria difficoltà i vecchi gestori che avevano quindi deciso di chiudere anzitempo l’esperienza dietro il bancone del Caffè.
“Si partirà da una base d’asta analoga a quella della precedente gara, ovvio che poi dipenderà dalle offerte di chi vorrà partecipare”. E non mancherebbero gli interessati: “Abbiamo già avuto una decina di manifestazioni di interesse – prosegue Valsecchi – molti sono operatori del settore, altri invece giovani che intendono aprire una loro attività a Lecco. Con queste premesse, siamo abbastanza sicuri che il bando non andrà deserto”.
Trascorso un anno, si dovrà attendere ancora qualche settimana prima di giungere alla pubblicazione del nuovo bando: “Abbiamo dovuto aspettare che il vecchio gestore liberasse il bar delle cose di sua proprietà, il bancone per esempio – spiega l’assessore – ora il Caffè è nella piena disponibilità del Comune”.
