LECCO – E’ considerato il trail più duro al mondo, del resto i numeri ne danno un’idea: 338 km di percorso per un totale di oltre 22 mila metri di dislivello. Parliamo del Tor des Geants, gara non competitiva che si è svolta dal 10 al 16 settembre in Val D’Aosta. 867 gli atleti che hanno partecipato all’edizione 2017 conclusa da poco meno di una settimana, tra di essi il lecchese Andrea Dell’Oro, membro del gruppo Asen Park, che è giunto al traguardo di Courmayeur in 133 ore.
Un’esperienza, anzi, dovremmo dire, un’avventura, entusiasmante e faticosa, che Andrea, classe 1990, ha affrontato da solo, forte di un allenamento costante e della passione per la camminata in montagna. Non è stato l’unico lecchese in gara, come ci ha raccontato: “C’erano anche un ragazzo di Mandello e un altro lecchese, di Belledo. Io ho deciso di partecipare un po’ per curiosità e un po’ perché preferendo la camminata alla corsa ho trovato il Tor des Geants un trail che avrei potuto provare, con la giusta preparazione”.
Certo i sacrifici non sono mancati: “Ho dovuto rinunciare all’arrampicata, altra mia passione, scegliendo di fare corse, camminate e giri in bici lunghi, quasi tutti i giorni. Di fondamentale aiuto mi è stato il supporto di Francesco Merlo, che mi ha seguito nella preparazione allenandosi con me. E’ stato lui a corrermi incontro negli ultimi chilometri prima dell’arrivo, è stata una grande emozione”.
Partito da Courmayeur con gli altri concorrenti domenica 10 settembre alle 10 di mattina Andrea ha alternato corsa e camminata per 330 km, lungo lo spettacolare percorso delle Alte Vie che, ad anello, attraverso l’intera Valle D’Aosta. Un unico obiettivo: arrivare al traguardo entro le 150 ore limite a disposizione.
“Di fatto ci si autogestisce – ha raccontato Andrea – ogni 8 km c’erano dei punti ristoro e ogni 50 km circa delle basi vita dove si poteva decidere se fermarsi per dormire o riposarsi. Io ho dormito molto poco, meno di 10 ore in una settimana, di cui 5 la seconda notte a Cogne. Dopo di che mi fermavo la sera o la mattina ma non dormivo più di un’ora e mezza. Sono arrivato a percorrere gli ultimi chilometri talmente stanco che praticamente mi addormentavo mentre camminavo!”.
I momenti più duri per Andrea sono state le discese: “Alcune erano lunghissime, infinite. Le ho sofferte abbastanza, ma per il resto è stato tutto spettacolare. Anche il meteo – ha detto – è stato clemente. Solo giovedì pomeriggio ha nevicato, rendendo l’avanzata più impegnativa”.
Ad aspettare il giovane al traguardo c’erano i genitori, alcuni amici e la fidanzata: “Ho tagliato il traguardo in 133 ore, assolutamente soddisfatto della performance. Tra le altre esperienze di questo genere avevo vissuto la ResegUp e gare non più lunghe di 36 km. E’ stata una sfida soprattutto con me stesso, oltre che un’occasione per camminare lungo un trail famoso e bellissimo”.
L’edizione a cui ha partecipato il lecchese è l’ottava, vinta dal basco Javi Dominguez che con un tempo di 67 ore e 30 minuti ha stabilito un nuovo record nella storia della manifestazione. Curiosità, il suo assistente di gara è stato un altro lecchese, Nicola Faccinetto, rappresentate Vibram che ha sostenuto e supportato l’atleta durante i 4 giorni di trail.
Rientrato a Lecco Andrea è tornato nell’officina dove lavora come meccanico: “Mi sto ancora riprendendo, ma sono davvero contento. Ora c’è tanta voglia di tornare ad arrampicare, appena mi si sgonfieranno gambe e piedi e potrò riniziare a infilare le scarpette…” ha riso.