Scontro sindacale in Comune. Uil contro Cgil: “Si è persa un’occasione”

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LECCO – Sindacati divisi nello scontro con l’amministrazione comunale di Lecco: se la Cgil attacca il Comune sulla questione delle progressioni orizzontali, parlando di atteggiamento antisindacale da parte del segretario Sandro De Martino, la Uil si sfila e sostiene il risultato ottenuto nella trattativa con il dirigente comunale.

“Il segretario comunale ha accolto, finalmente dopo numerose sollecitazioni da parte dei dipendenti, la richiesta di dar corso alle progressioni economiche orizzontali, ferme dall’anno 2010” ricordano Vincenzo Falanga e Italo Bonacina della Uil Fpl.

La proposta formulata, spiegano i due sindacalisti prevedeva i seguenti elementi contrattuali di ragionamento e di discussione: “passaggio di tutte le posizioni iniziali delle categorie contrattuali, per un totale di 61 passaggi corrispondenti a 32.000 euro circa. Nel corso dell’analisi e della discussione emergeva la possibilità di far progredire ulteriori 13 dipendenti per un totale di 74 unità ovvero il 23 % del personale. Le progressioni nel caso di accordo avrebbero avuto decorrenza il 1 gennaio 2018”.

Italo Bonacina

“La necessità di giungere velocemente all’intesa era dettata dalla condizione in cui si versano tutti i dipendenti del Comune di Lecco, in quanto sono disponibili le valutazioni dei soli ultimi due anni” ed anche “l’imminenza della firma del nuovo CCNL che prevede per le progressioni un minimo di 3 anni di valutazione del personale farebbe slittare l’accordo di cui sopra. E ciò avrebbe determinato l’impossibilità di dar corso all’istituto nell’anno 2018 e allungare di almeno un anno tutte le progressioni che eventualmente sarebbero state concordate”.

Per questo, ricordano dalla Uil, “si decideva di convocare immediatamente un’assemblea generale al fine di spiegare le ragioni e le criticità della trattativa in corso ma con l’interesse di procedere ad un intesa prima della firma del nuovo CCNL Enti Locali che salva le intese in essere”.

Per la Uil “si è persa un’opportunità di valorizzazione del personale e dei dipendenti del Comune per due semplici ragioni: l’istituto delle progressioni è un istituto fermo dal 2010 e che da sempre è stato richiesto dai dipendenti e l’esito dell’assemblea, di cui prendiamo atto – che ha bocciato l’accordo – ha in realtà peggiorato le condizioni dei lavoratori in quanto le possibilità di progressioni a partire dal prossimo anno saranno da discutere tenendo presente delle risorse a disposizione e verificando se sia ancora disponibile la volontà, della nostra controparte, a procedere in tal senso”.

“ Strumentalizzare la trattativa, per fini estranei alla contrattazione, a nostro avviso, non ha fatto gli interessi dei dipendenti del Comune di Lecco ma ha peggiorato il clima e le prospettive di crescita di tutti. La UIL FPL rimane disponibile ad un ragionamento con tutti gli interessati e resta a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Lecco per ogni chiarimento di merito”.