MANDELLO – “Non era un atto dovuto, abbiamo preferito realizzare un’indagine sul traffico per verificare l’effetto che avrà lo svincolo sulla viabilità locale e se è vero che i dati ci dicono che l’incidenza non sarà così forte, è la dimostrazione che quest’opera avrà un impatto limitato”.
Così l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Tagliaferri, risponde alla lettera del Comitato ‘Maggiana non si tocca” che aveva ripreso l’esito dello studio viabilistico sottolineando come solo il 2% degli automobilisti, intervistati in occasione dell’analisi, scendano oggi fino ad Abbadia per raggiungere la corsia nord della superstrada.
“40 auto all’ora, 400 macchine al giorno è un volume sostenibile – prosegue l’assessore – è stato concluso anche lo studio sull’impatto acustico e anche questo ci dice che siamo nei parametri. Andiamo avanti, anche perché il 75% delle opere già erano state realizzate insieme alle stazioni di servizio sulla SS36, si tratta solo di collegare la viabilità interna con quella locale, ovvero 172 metri di strada ancora da realizzare. Impensabile non portare a casa quel 25% di interventi che oggi mancano”.
Il progetto, di cui è stata incaricata la Provincia, “prevede interventi di mitigazione, ai fianchi per limitare l’impatto visivo non verrà utilizzato cemento armato ma terre armate, saranno creati passaggi in sicurezza, con piccoli tunnel, per gli animali selvatici, anche dal punto di vista del verde ci sarà la dovuta attenzione” aggiunge Tagliaferri.
Nel frattempo già questa settimana sarà firmato il contratto per i lavori di allargamento di via Segantini e per la costruzione della rotonda all’incrocio con via per Maggiana. La critica del coordinamento è quella che queste opere, “scorporate” dal progetto dello svincolo, contribuiscano ad innalzarne il costo.
“L’intervento di via Segantini, nel suo ultimo tratto, parte da un progetto del 2015 e dalle richieste dei cittadini, come emerso in un incontro pubblico – risponde Tagliaferri – Riguardo alla rotonda, non potevano non andare a sistemare quell’intersezione, la cui pericolosità era un problema da risolvere. Interventi che saranno funzionali poi in previsione dello svincolo”.
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