Scherma. Il Circolo della Scherma di Lecco vince il titolo italiano paralimpico

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MILANO – Giornata storica per il Circolo della Scherma di Lecco ai Campionati Italiani Paralimpici; la squadra, allenata dal maestro Mirko Buenza, ha vinto il titolo italiano, battendo in finale il Circolo Scherma Navacchio.

La formazione composta da Sofia Brunati, Elena Valsecchi e Matilde Spreafico ha disputato un’ottima serie di assalti. Dopo un buon inizio di Sofia (5-1), la formazione lariana ha avuto l’unico attimo di sbandamento con Elena (9-10). Matilde ha messo le cose a posto (15-10) e la stessa Elena ha poi ritrovato un buon feeling, prima che Sofia scavasse il solco decisivo (25-14) con cinque stoccate consecutive. La formazione lecchese ha poi allungato nel terzo giro, chiudendo col punteggio di 40-23.

Elena Valsecchi, il Maestro Mirko Buenza, Sofia Brunati e Matilde Spreafico

 

Tra i primi a complimentarsi con le tre neo campionesse d’Italia c’è la proprietà dell’Autosoccorso Lanfranchi, uno degli sponsor della società lariana, che ha inviato il seguente comunicato. “Sta diventando una piacevolissima abitudine. Ancora una volta siamo orgogliosi nel mandarvi un messaggio per onorare questa vostra straordinaria impresa. Le vittorie sportive non sono solo fatti tecnici o estetici sono soprattutto fatti morali; soprattutto sotto questo punto di vista avete dato un’ulteriore dimostrazione del vostro valore. Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Siamo convinti che, per voi, praticare questa disciplina non ha come fondamento l’idea del successo bensì l’idea di dare il meglio di voi stesse. Lo avete sempre fatto ma oggi in più potete fregiarvi del titolo di Campionesse d’Italia”.

La vittoria del titolo italiano paralimpico è stata la ciliegina sulla torta di un fine settimana fantastico. Dopo i due bronzi ottenuti ieri nel torneo di spada, Sofia e Matilde hanno ottenuto altri due terzi posti oggi, portando il conto delle medaglie a quattro.

Entusiasta il maestro Mirko Buenza. “Abbiamo vinto quattro medaglie e un titolo italiano, sono veramente soddisfatto di quello che hanno fatto le mie atlete. Questa è la dimostrazione che il duro lavoro paga sempre”.