Varenna e la rotonda che non c’è. Il Tar condanna il Comune

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L'ingresso sud di Varenna, la domenica sarà obbligatorio proseguire nella galleria e vietata la svolta per il paese
L’ingresso sud di Varenna,  dove sarebbe dovuta sorgere la rotatoria

 

VARENNA – Sentenza sfavorevole per il Comune di Varenna sul caso della rotatoria che avrebbe dovuto realizzarsi all’ingresso del paese, progetto poi cancellato dall’attuale amministrazione comunale: il Tar ha dato ragione all’impresa costruttrice che ha fatto ricorso contro il Comune e contro l’annullamento “in autotutela dell’aggiudicazione definitiva” della gara.

La questione risale all’agosto del 2014, quando il Comune della Perla del Lario, ai tempi guidato dall’ex sindaco Carlo Molteni, aveva indetto l’appalto di circa 1,7 mln di euro per l’affidamento dei lavori per la realizzazione di una rotatoria in galleria all’intersezione di Viale Polvani e la SP 72, nel punto di svolta dalla provinciale al viale urbano che porta verso il centro di Varenna.

Il bando era stato vinto dall’impresa Carnazzola che si era occupata della stesura di un nuovo progetto definitivo, introducendo una modifica rispetto all’originaria progettazione. Nel dicembre del 2015 era stato redatto il verbale di consegna e dato inizio parziale delle opere con le indagini geognostiche,  nell’aprile dell’anno successivo era stato siglato il contratto tra impresa e comune.

Nel 2016, però, l’Ufficio Tecnico del Comune aveva contestato la “insanabile e sostanziale difformità tra la prestazione messa a gara e l’offerta presentata in sede di gara” riferendosi in particolare alla localizzazione della rotatoria, all’interno della galleria nel progetto originale e spostata all’esterno nel piano presentato dall’impresa. Il rondò era stato pensato più piccolo, 22 metri di diametro anziché i 26 inizialmente prospettati.

L’ex sindaco di Varenna, Carlo Molteni

Intanto, l’amministrazione comunale è cambiata, si è nel frattempo insediato il sindaco Mauro Manzoni che nel giugno del 2017 ha comunicato l’annullamento della gara, un atto considerato non legittimo dal Tribunale Amministrativo che ha condannato il Comune al pagamento delle spese legali, per circa 5 mila euro.

L’esborso che si verrebbe a creare è però di tutt’altro tipo, l’azienda dovrà essere pagata per un’opera che forse non vedrà la luce. Spetterà all’Amministrazione Comune decidere se andare a realizzare il rondò oppure rimborsare l’impresa per i lavori non eseguiti.

“Davanti all’utilità dell’opera ormai richiesta a gran voce dalla maggior parte dei cittadini ed operatori, il Comune sta pagando ormai da quasi quattro anni il mutuo contratto per costruire l’opera per circa 400 mila euro – interviene sulla questione l’ex sindaco Carlo Molteni – Se contiamo che lo stato di avanzamento ed eventuali danni alla ditta Carnazzola possono tranquillamente essere quantificati in altrettanti soldi, ci troviamo, come varennesi ad avere un’amministrazione che spende quasi un milione di euro per non avere nulla solo perché quest’opera fu pensata e contrattualizzata dalla precedente amministrazione”.

Per l’allora amministratore, “siamo di fronte ad una debacle dell’Amministrazione comunale di Varenna. La sentenza parla chiaro: nessuna irregolarità e soprattutto piena validità del contratto stipulato dalla passata Amministrazione con la Ditta Carnazzola. Purtroppo gli attuali amministratori ed il sindaco in primis, si sono fidati di professionisti che, visto il risultato, non erano all’altezza del compito loro affidato in particolare l’ arch. Cardamone che, quando sedeva sulla poltrona della Provincia esaltava ed ha approvato in conferenza di servizi la rotatoria come opera indispensabile per migliorare e rendere meno pericolosa la viabilità in ingresso da Varenna, poi, come responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Varenna nel corso di un incontro pubblico ne evidenziava negativamente la realizzazione. Poi, il geom. Cariboni che, sempre nello stesso incontro avvelenava la verità con insinuazioni sulla regolarità delle procedure e dei contratti, cosa non vera come si evince dalla sentenza. Ognuno è comunque responsabile dei propri atti e delle proprie parole, resta il fatto concreto che ora il Comune di Varenna, per me mal consigliato, ora si trova in una situazione quantomeno imbarazzante”.

Proprio per regolare l’ingresso in paese, è stato recentemente istituito un senso unico sperimentale durante il fine settimana sul viale Polvani, percorribile solo in uscita durante il weekend. Una misura sbagliata per l’ex sindaco, “fa scappare la gente da Varenna”, riferendosi all’obbligo per chi giunge da Fiumelatte di proseguire in galleria per accedere al paese da nord.