ALTO LAGO – Fortissimi temporali in montagna e grandine ovunque, dall’Alto Lago alla pianura. E’ il bilancio dell’ultima ondata di maltempo che ha colpito il territorio nel tardo pomeriggio di ieri.
Nel comune di Peglio, all’Alpe Motta, un fulmine ha folgorato un maiale di circa cento chili che si trovava al pascolo in alpeggio: l’animale è crollato a terra ed è rotolato fino a cadere in un precipizio e ha costretto l’allevatore, Diego Bossio, in una difficile operazione di recupero: “Inoltre abbiamo avuto danni serissimi alle ortive: pomodori, zucchine e insalata… tutto è andato perduto, completamente tritato dalla grandine”.
I chicchi di ghiaccio hanno colpito a macchia di leopardo dall’Alto Lago alla pianura, in particolare tra Lomazzo, Rovello Porro e la zona a nord di Saronno: ad essere colpite sono state soprattutto le coltivazioni in pieno campo, mais e frumento in primis che finiscono allettati. Per quest’ultimo, la possibilità di recupero è nulla, dato che si è ormai in tempo di mietitura: di conseguenza, nei terreni dove la grandine ha colpito, la perdita del raccolto supera l’80%.
Nella zona di Colico, danneggiate serre e coltivazioni in pieno campo. Gabriele Martignoni racconta che “è accaduto tutto all’improvviso: forte vento, poi la grandine e alla fine ci siamo ritrovati con i campi imbiancati dai chicchi. Quest’anno è davvero dura, le precipitazioni si ripetono con una frequenza insostenibile”.
A Domaso, invece, la grandine non ha risparmiato le coltivazioni di canapa nell’azienda florovivaistica di Carlo Piazzi, che ha da poco reintrodotto questa coltivazione un tempo diffusa in tutte le aree delle nostre alpi.
Tutte le lavorazioni in campo, inoltre, risultano rallentate poiché l’acqua, scesa copiosamente, impregna i terreni.
“Almeno una tempesta di ghiaccio a settimana ha colpito il nord Lombardia nell’ultimo mese, con danni nelle campagne o nei centri abitati” conclude il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi.