Lettera. Il grazie dell’escursionista soccorso in Grigna e una valida riflessione

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    LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’escursionista che nella notte tra il 31 luglio e l’1 agosto รจ stato soccorso dai volontari del Soccorso Alpino della stazione di Lecco (XIX Delegazione Lariana) sul Terzo Magnaghi in Grignetta.
    Una lettera di ringraziamento per la professionalitร  mostrata dai volontari che lascia anche spazio ad una riflessione sulle condizioni di alcuni sentieri delle nostre montagne.

    “Ciao membri del Soccorso Alpino e Speleologico Lariano!
    Questo martedรฌ sono stato oggetto di un recupero in parete, ai Magnaghi in Grignetta, situazione nella quale chiaramente non avrei voluto trovarmi, la mia doveva infatti essere una normale ascensione in vetta via canale Porta e poi Sinigaglia, fatto diverse volte anche in condizioni invernali.

    Non รจ stato cosรฌ perchรฉ alcuni bivi, vecchi bolli e scritte illeggibili mi hanno indotto in errore, assieme alla confidenza nelle mie capacitร , perchรฉ non solo gli sprovveduti o inesperti si perdono. Ma non รจ questo il punto.

    Scrivo innanzitutto per ringraziare il personale di soccorso che nel mio caso, come in altri si prodiga negli interventi al servizio di chi per inesperienza o fatalitร  finisce in situazioni pericolose.

    Giorgio e Pietro hanno dimostrato una grande professionalitร  nella gestione dellโ€™intervento, e di questo gliene sono grato, lasciate le famiglie a casa sono stati pronti a rispondere alla richiesta di aiuto e sono saliti in pochissimo tempo verso la zona presunta di recupero, fra lโ€™altro non facile da individuare con la luce che veniva sempre meno.

    Cosรฌ ringrazio anche gli altri componenti della squadra di soccorso guidata dal capo stazione del Soccorso Alpino di Lecco, Giuseppe Rocchi, che nonostante lโ€™orario si sono precipitati ai piani Resinelli e poi sul sentiero Cermenati venendoci incontro sulla discesa dopo il recupero.

    Quindi, da questa esperienza mi porto a casa una certezza, quella della professionalitร  e dedizione di questi volontari, ma anche unโ€™amara considerazione e constatazione, maturata nel corso degli anni di frequentazione della Grignetta (e Grigna) e cioรจ del pessimo stato dei vari sentieri e non solo.

    Se infatti non possiamo pretendere sentieri ben tracciati quando รจ la natura a farla da padrona, non posso accettare lo stato di abbandono della segnaletica, bolli con vernice probabilmente logora da anni, cartelli girati o appoggiati a terra, e qual รจ una delle conseguenze di questo degrado? Persone che si trovano su percorsi inadatti alle loro capacitร , quante volte io stesso ho trovato escursionisti fuori traccia o su sentieri che non erano quelli che avevano creduto di prendere, ‘grazie’ a cartelli girati o bolli semicancellati se non addirittura inesistenti.

    La domanda che mi sorge รจ questa dunque, ma davvero vogliamo incentivare il turismo sulle nostre montagne? Perchรฉ se le premesse sono queste, ecco, allora forse meglio invitare tutti ad un aperitivo lungo lago e le montagne guardarle dal basso.

    Ma qual รจ il valore di una vita? 10 barattoli di vernice? Quante ore di qualche professionista che faccia dei periodici sopralluoghi?1/2 volte lโ€™anno? Un sentiero ben segnalato รจ invitante, porta escursionisti che porteranno altri escursionisti, con un ritorno per il territorio che รจ sempre positivo.

    Certo che questa mia storia finita comunque positivamente possa solo essere da incentivo e stimolo alle figure e/o enti predisposti alla cura e manutenzione del territorio montano, la Montagna รจ bella se la teniamo pulita, cosรฌ come se vi troviamo sentieri ben tracciati che ci invogliano a frequentarla e tornare dagli amici parlando bene della gita intrapresa.

    Ringrazio ancora Giorgio, Pietro, Giuseppe e i compagni dโ€™intervento.
    Un caro saluto a tutti”.

    S. T.