CALUSCO – All’indomani della visita del ministro Toninelli, sabato al ponte San Michele si è svolta la manifestazione del comitato di cittadini che ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui disagi vissuti dalle comunità a causa della chiusura, lo scorso settembre, della struttura che collega la sponda di Paderno con quella di Calusco d’Adda.
Una mobilitazione nata soprattutto per chiedere risposte alle istituzioni coinvolte, prima di tutto a RFI, responsabile della messa in sicurezza della struttura.
“Dopo tre mesi, non tolleriamo più le false notizie – ha tuonato il portavoce del comitato Ruben Bergonfi – ieri, con l’arrivo del Ministro, si è fatto solo finta di lavorare. Per 266 metri di asfalto ci si metterà 120 giorni, Rfi è responsabile di tutto questo”.
All’evento hanno preso parola i sindaci di Calusco e Paderno, che hanno assicurato il loro ruolo di vigilanza sui lavori, ma anche il rappresentate di Ferrovie dello Stato, Luca Cavacchioli, braccio destro dell’amministratore delegato Gentile (commissario straordinario per il Ponte di Paderno) è intervenuto, spiegando le fasi del cantiere e ha confermato le tempistiche per la riapertura.
Tra i fischi dei manifestanti, Cavacchioli ha assicurato che in Primavera il ponte potrebbe essere riaperto al traffico ciclopedonale. Se le rilevazioni dei sensori installati lo permetteranno, la riapertura totale potrebbe essere anticipata rispetto alla metà del 2020.