Mauro Giussani ha lasciato il posto fisso in Comune come stradino per seguire Paolo in “Rotellando verso Sud”
“Mi hanno preso per pazzo a restare disoccupato a 50 anni, ma sono sempre più convinto della scelta fatta: sarà un’avventura bellissima”
LA VALLETTA BRIANZA – Ha bussato alla sua porta e gli ha detto: “Tu lo sai che sei un pazzo? Ma siccome sono più pazzo di te, ho deciso di accompagnarti in questo viaggio”. Ed è proprio una “pazzia” quella commessa da Mauro Giussani, 50 anni, fino all’altro ieri stradino in servizio per l’Unione dei Comuni de La Valletta Brianza. Per seguire Bruno Rupp, per tutti Paolo, nel suo viaggio sulla sedia a rotelle da Nord a Sud fino a Catania, Mauro ha infatti lasciato il posto fisso in Comune. Roba che Checco Zalone sarebbe svenuto nel proverbiale film “Quo vado”.
Il 30 aprile l’ultimo giorno di lavoro
Il 30 aprile infatti il neo disoccupato ha timbrato per l’ultima volta il cartellino in Comune, rassegnando le dimissioni. “Avevo chiesto di poter essere messo in aspettativa non retribuita per due mesi, ma non c’erano gli estremi per farlo e così ho compiuto il grande passo – ci racconta Mauro con la serenità di chi è contento di essere tornato a sognare a 50 anni – . Ora sono libero di accompagnare Paolo in questa avventura che si preannuncia bellissima”.
In fondo, il viaggio è già cominciato ed è quello che ha visto nascere e crescere un gruppo pronto a dare anima e sostanza al progetto di Rotellando verso Sud. “Conoscevo Paolo di vista perché mi era capitato di vederlo in giro alla Bagaggera quando passavo a pulire le strade. Avevo già scambiato delle battute con lui che mi avevano fatto capire quanto fosse una persona profonda e dotata di una cultura eccezionale”.
La partenza domani, sabato 11 maggio
Impressioni confermate poi nei tanti incontri che si sono susseguiti nelle ultime settimane quando tutto lo staff di Rotellando verso Sud si è messo in moto per non farsi trovare impreparato alla grande partenza fissata per domani, sabato 11 maggio.
“Quando ho saputo del viaggio che Paolo voleva effettuare con la carrozzina elettrica, sono rimasto folgorato da questo progetto. E non è stato certo un posto fisso a fermarmi. Per me questa è un’opportunità di vita, invidio me stesso per poterlo fare”. In tanti in queste settimane hanno provato a far cambiar idea all’ormai ex stradino, dicendogli che restare senza un posto di lavoro a 50 anni non è “il massimo”. “Per me invece lo è e sono ogni giorno sempre più convinto di questo”.
Uno spirito libero
Da sempre spirito libero, Mauro non è uno facilmente inquadrabile in degli schemi fissi. “Ho studiato in una scuola da muratore e poi ho lavorato per anni come commerciale in una grande multinazionale. Fino a che un mattino mi sono alzato, mi sono guardato allo specchio e mi sono detto che quella vita fatta di giacca, cravatta e tanti soldi non era fatta per me. Ho ripreso in mano la cazzuola e ho costruito casa mia a Cassago”. Tra lavori nell’e-commerce e corsi di formazione come pompiere, è arrivato a lavorare come stradino a Perego, poi diventato comune de La Valletta Brianza. “Un lavoro bellissimo che lascio a malincuore. Non per il posto fisso, ma per la gratificazione che mi ha dato. Uno stradino può cambiare il volto di un paese e lo vedi quando le vecchiette ti salutano e ti ringraziano per quello che fai. Si pensa sempre che per cambiare il mondo serva chissà che cosa, ma ognuno di noi può dare il suo contributo”.
Zaino in spalla a fianco di Paolo Rupp
Domani, sabato, Mauro partirà a fianco dell’amico Paolo. In spalla lo zaino con le attrezzature da campeggi e tanti sogni. “Sono abituato ai lunghi cammini. Ma l’Italia sarà un po’ una sorpresa perchè è meno dotata di strutture di accoglienza per i pellegrini rispetto ad altri Stati, come ad esempio la Spagna. A noi però non ci serve molto”. Per rendere il viaggio il più confortevole possibile i ragazzi di Paolo hanno dato vita alla Ruppmobile, attrezzandola di carrellino e quanto potesse servire per trasportare le attrezzature da viaggio e campeggio.
“Alla fine ci basterà trovare un fazzoletto di terra dove piantare la tenda e una presa dove attaccare la corrente per ricaricare la carrozzina”. Il resto lo metterà il viaggio, 1200 chilometri da effettuare in una cinquantina di tappe per attraversare da Nord a Sud, dall’adriatico al tirreno lo stivale fino ad arrivare a Catania. L’obiettivo? Semplice e chiaro, come ci aveva raccontato lo stesso Bruno Paolo Rupp nell’intervista pubblicata qualche giorno fa: “Dimostrare che anche con certe disabilità si può viaggiare, si può vivere senza restare costretti in casa”.
Un viaggio alla scoperta dell’Italia
Un messaggio forte e autentico che ha fatto breccia nel cuore e nella testa di Mauro, pronto a licenziarsi per seguire Rupp in questa avventura.
“Sarà anche un viaggio alla scoperta dell’Italia e dei suoi tanti tesori, un modo per toccare con mano la proverbiale ospitalità degli italiani. Penso che dopo amare, il verbo aiutare sia quello più bello al mondo. E sono convinto che questo viaggio ci arricchirà moltissimo. Paolo ha un’energia, un entusiasmo e una forza pazzesca”. L’avventura di Paolo e Mauro sarà documentata, giorno dopo giorno, sul sito rotellandoversosud. it Non resta quindi che restare connessi per scoprire tappa dopo tappa i risvolti di questa impresa.