Il Capogruppo di “Uniti per Varenna”, Paolo Ferrara, solleva alcune perplessità riguardo allo spettacolo delle Frecce Tricolori previsto per fine settembre
VARENNA – Lo spettacolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico dell’Aeronautica militare italiana in programma per domenica 29 settembre a Varenna torna sotto i riflettori. Il Capogruppo di minoranza Paolo Ferrara (Uniti per Varenna) ha infatti evidenziato alcune questioni relative a costi e organizzazione dell’evento.
Di seguito l’intervento di Ferrara:
“Domenica 29 settembre in Centro Lario, davanti a Varenna si esibirà la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori. Vanto italiano nel mondo, sicuramente si preannuncia uno spettacolo all’altezza delle aspettative.
Già una decina circa di anni fa, il medesimo specchio di lago aveva ospitato spettacolo analogo, allora sostenuto economicamente dalla Provincia di Lecco, da altri Enti e sponsor privati.
Ora, belle certamente le Frecce: ben vengano ancora sul Lario. Ma oggi, chi le pagherà?
Le scarne notizie raccontano di costi superiori ai 70.000 euro, di cui 40.000 in capo a Varenna. Ed in cosa consistono tali ingenti costi? Chi li sosterrà e come? Chi sono i reali organizzatori? Chi ha la responsabilità effettiva dell’organizzazione, compresi gli importanti e delicati aspetti relativi alla sicurezza, visto il numero assai elevato di spettatori attesi?
L’Amministrazione Manzoni ha provveduto a chiedere contributi a destra e a manca ad associazioni, enti e comuni (piu’ o meno) limitrofi con ritardo e quando probabilmente ci si si è reso conto di avere compiuto un passo più lungo della gamba (e del “braccino” già notoriamente corto).
Già, perché non si comprende il motivo per cui il Sindaco Manzoni si lamenti sulla stampa di aver impiegato due anni circa (lavori ad oggi ancora non terminati) per ripristinare la frana di Fiumelatte e di averlo potuto fare solo grazie ad un contributo regionale, per poi spendere di botto 40.000 euro per le Frecce Tricolori, continuando poi ad elemosinare ancora soldi qua e là. Questi sono i frutti della improvvisazione e del voler fare tutto da solo, non coinvolgendo dall’inizio altri interlocutori che di fronte ad una opportunità simile, avrebbero contribuito con maggior convinzione ed apporto finanziario. Per non considerare poi lo stato in cui versa ancor oggi la centrale Via Venini (di queste ore, una ulteriore profonda buca) il piazzale di Pino oppure la pavimentazione della Passerella a lago o l’illuminazione pressochè assente in Olivedo o le danneggiate panchine di Piazza San Giorgio.
20 minuti di spettacolo, a 4000 euro al minuto… Tutto bello, certo. Ma era davvero questa, allo stato attuale di degrado del paese, la priorità?
Da ultimo, il contributo presunto di 20.000 euro che l’Associazione degli Operatori Turistici di Varenna e Perledo avrebbe stanziato per cofinanziare l’iniziativa. Premesso che il Privato può spendere come ritiene più opportuno i propri fondi, rende felici sapere che a Varenna esista oggi una associazione così in buona salute da poter spendere di botto una cifra così significativa. Viene spontaneo chiedersi quindi a chissà quanto ammonti allora il bilancio totale degli utili! Soprattutto perché nella passata legislatura amministrativa, adducendo viceversa motivazioni di un esile bilancio, tale associazione si è sempre rifiutata di mettere a disposizione almeno un centesimo per le spese dirette di gestione dell’Ufficio Turistico, tutto quindi a carico dell’Amministrazione Comunale. Con un pizzico di malizia, verrebbe da pensare che le ragioni, allora come oggi, fossero meramente politiche”.
Paolo Ferrara – Capogruppo “Uniti per Varenna”