Confcommercio: “Regole per riaprire arrivate tardi, un ritardo irrispettoso”

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Antonio Peccati presidente di Confcommercio Lecco

La ripartenza del commercio e le regole per la riapertura arrivate domenica sera

La Confcommercio di Lecco: “Soluzioni pasticciate hanno creato solo confusione”

LECCO –  Il 18 maggio segna il compimento della fase 2, iniziata con alcune riaperture il 4 maggio. Da oggi infatti tutti i negozi di Lecco e Provincia possono riaprire, ad eccezione di palestre e piscine.

“Sicuramente si tratta di una scelta che accogliamo positivamente come Confcommercio Lecco: nonostante i legittimi timori legati agli effetti del Covid-19, non si poteva tenere ancora chiuso il Paese – spiega il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati – Ma certamente si poteva fare meglio, soprattutto per quanto riguarda la tempistica delle comunicazioni date ai commercianti dalle istituzioni: è inconcepibile che le informazioni definitive sulle modalità per riaprire in sicurezza siano arrivate ieri, domenica 17 maggio, il giorno prima della riapertura. Alcune addirittura in piena serata. Non è rispettoso degli imprenditori e di chi si appresta a ripartire con tante incognite e mille preoccupazioni. Il risultato? Soluzioni spesso ‘pasticciate’ e che hanno creato confusione”.

“Come associazione abbiamo lavorato per fornire gli aggiornamenti praticamente in tempo reale, anche nel week-end appena trascorso, mettendo a disposizione dei nostri commercianti le indicazioni necessarie. E sempre da oggi torniamo ad aprire le nostre sedi al pubblico: da metà marzo avevamo deciso di chiudere i nostri uffici per tutelare associati e collaboratori, ma sempre restando operativi per affiancare gli imprenditori in questa difficile emergenza”.

Supporto agli associati

Gli associati possono quindi recarsi se necessario negli uffici oppure contattare Confcommercio Lecco telefonicamente o via email, o ancora consultare il sito internet www.confcommerciolecco.it che viene sempre costantemente aggiornato e che mette a disposizione di tutti i documenti e le normative da seguire.

Necessario fare di più per aiutare il settore

Quindi il presidente Peccati, partendo dai dati diffusi dall’Ufficio Studi di Confcommercio, evidenzia: “Ad aprile, i consumi in Italia sono crollati del 47% col rischio di danni permanenti all’economia. Come ha spiegato il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, noi sosteniamo il coraggio e la responsabilità delle imprese che tra mille difficoltà ripartono garantendo la sicurezza necessaria. Ma torniamo a chiedere con forza indennizzi più robusti e liquidità vera”.

Poi il presidente di Confcommercio Lecco torna sul Decreto Rilancio (che ancora attende di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale):

“Giudichiamo importante la scelta di procedere alla soppressione delle clausole di salvaguardia in materia di conti pubblici, liberando così l’economia dalla prospettiva dell’automatismo degli aumenti di Iva e accise contro cui Confcommercio ha sempre combattuto. Importanti sono le risorse stanziate per il sistema delle garanzie e giuste le misure volte al sostegno della messa in sicurezza degli ambienti di lavoro (tax credit e bandi Inail). Ma resta necessario e urgente fare di più, a partire da una moratoria fiscale più inclusiva”.

“E’ sicuramente positiva – aggiunge – l’esenzione dal pagamento della prima rata Imu per tutti gli immobili destinati all’esercizio dell’attività di ricettività turistica, nonché l’esenzione, fino al 31 ottobre, dal pagamento di Tosap e Cosap per i pubblici esercizi. Ma su un altro versante, l’introduzione di un tax credit massimo di 500 euro per nuclei familiari con reddito Isee non superiore a 40mila euro, anche a detta di Federalberghi, non appare una soluzione in grado di suscitare effetti rilevanti ai fini della domanda turistica degli italiani. Soprattutto, manca un approccio organico al turismo che potrebbero svolgere un ruolo strategico per la crescita in tempo di emergenza”.